Le Iene denunciano le furberie nella vendita del pesce. Per Eurofishmarket un servizio con troppe imprecisioni e troppa approssimazione

PESCE

Il 19 maggio il programma televisivo Le Iene ha trasmesso un servizio su come riconoscere e comprare il pesce fresco o surgelato, evidenziando le abituali furberie del settore. Il vademecum era seguito da una mini-inchiesta realizzata in un mercato di Roma, per evidenziare le dichiarazioni mendaci sui cartellini,  le scorrettezze dei venditori e per dare consigli pratici ai consumatori.

 

I risultati sono  sconfortanti: molti  banchi visitati presentavano merce  non rispondente a quanto scritto sui cartellini,  molti prodotti probabilmente decongelati venivano venduti come freschi; crostacei addittivati di solfiti  erano presentati privi di additivi e altre amintà del genere.

 

Sicuramente la confusione c’è e qualche pescivendolo approfitta della scarsa conoscenza che il consumatore comune ha, ma anche le Iene  nel servizio di 20 minuti hanno dato molte informazioni sbagliate.

 

Eurofishmarket, un sito di riferimento per il settore ittico italiano, dedica un video che mette i puntini sulle “i” a molte affermazioni e informazioni date nel servizio firmnato da Le Iene che risultano sbagliate e anche fuorvianti.

 

  La veterinaria Valentina Tepedino insieme al tecnologo alimentare  Giulio Tepedino contestano una decina di punti al servizio de Le Iene. Per giudicare la freschezza di un pesce non basta guardare una caratteristica ma si deve osservare il prodotto nella sua globalità: oltre la ridigità del corpo, occorre notare l’occhio opaco, le branchie vivide e altri aspetti importanti.  Se poi passiamo agli aspetti cromatici, non ci siamo: l’idea che il trancio di pesce dal colore più chiaro sia sempre decongelato, o quella che il gamberetto più pallido e dalla “corazza” poco brillante non sia trattato con additivi sono teorie non sempre basate su elementi scientifici corretti.

 

Anche altri elementi considerati  dall’esperta del programma quali indicatori di congelamento (come ad esempio la presenza della pelle nei calamari), non sono correlati necessariamente a questo trattamento. Anche l’assenza di pelle nei tranci di tonno o di pesce spada è un fattore collegato alle  richieste del mercato non certo alla qualità.

 

Il servizio lascia intendere come l’acquisto di pesce congelato sia una scelta di ripiego. Gli esperti di  Euromarket sottolineano che il congelamento è uno dei processi (assieme alla cottura) per neutralizzare  l’Anisakis, un parassita del pesce molto insidioso per l’uomo, e spesso presente nel pesce crudo. C’è di più la legge obbliga i gestori che servono nei ristoranti pesce crudo a congelarlo proprio per eliminare il rischio Anisakis. Anche in casa conviene sempre congelare tonno o alici prima di  al consumarli crudi o marinati.

 

Anche i criteri presentati da Le Iene  per distinguere il pesce nazionale da quello oceanico non sono impeccabili  e secondo Eurofishmarket, l’esperta  prende più di una cantonata.

 

Ecco i link ai due video: il servizio de Le Iene e la risposta degli esperti di Eurofishmarket. Giudicate voi .

Fare informazione alimentare in tv è una buona idea,  ma non bisogna farsi travolgere dall’idea dello scoop quando non c’è.

fonte: www.ilfattoalimentare.it