33 ANNI…..Ma la leggenda “rasta” vive ancora

BOB ARLEY11 maggio 1981: 33 anni dalla morte del re del reggae.

Robert Nesta Marley nasce il 6 Febbraio 1945 a St. Ann, Giamaica da Norval Sirclay Marley, un ufficiale della marina e Cedella Malcom, un’indigena di 18 anni. Lasciato dal padre quando era ancora piccolo, trascorre la sua adolescenza tra Nine Miles e Kingston dove si trasferisce con la madre nel 1957. Qui incontra Neville O’ Riley Livingstone, detto Benny con cui condivide la passione per la musica. Nel 1962 registra il suo primo singolo, “Judge not”e l’anno successivo forma il gruppo dei Teenagers con Peter Tosh, Bunny Livingstone, Junior Braithwaite, Benerly Kelso e Cherry Smith che poi si rinominano The Wailing Rudeboys e infine The Wailers, incidendo al leggendario Studio One, sotto la produzione di Coxsone Dodd, I’M STILL WAITING. Nel 1964 il loro singolo “Simmer down” scala le vette della classifica giamaicana, così come altri singoli della band nei due anni successivi fino a quando nel 1966 il gruppo si scioglie per riformarsi l’anno successivo solo con Livingstone e Tosh. Nel frattempo, nel febbraio 1966, Bob si sposa con Rita Anderson e trascorre diversi mesi con la madre negli Stati Uniti. Tornato in Giamaica aderisce, così come gli altri Wailers, al movimento Rasta che dà alla sua musica nuova spiritualità e lo spinge sempre più a trattare anche temi di denuncia sociale. Nel 1968 comincia la collaborazione prima con il produttore Danny Sims, che dura solo un anno, poi con Lee “Scratch” Perry. Con lui incide alcune delle canzoni più famose del gruppo come “My cup”, “Small axe”. Nel 1970 si uniscono Aston e Carlton Barret e un anno dopo si recano a Londra per sottoscrivere un contratto con la Island Records che prende sotto le sue ali la loro neonata etichetta, la Tuff Gong e gli permette di pubblicare il primo albume reggae, CATCH A FIRE nel 1972.Dopo un tour in Inghilterra e America il gruppo torna in studio per dar vita a BURNIN’ datato 1973. I Wailers proseguono con vari concerti supportando anche alcuni famosi artisti americani, tra cui Bruce Springsteen. Nel 1974 Livingston e Tosh decidono di intraprendere carriere soliste e Bob continua formando Bob Marley e the Wailers al fianco delle I –Threes (Rita Marley, Marcia Griffith e Judy Mowatt). Con loro pubblica nel 1975 NATTY DREAD da cui viene estratto “No woman, no cry” che raggiunge la vetta delle classifiche UK. Lo stesso anno le due serate di concerto al Lyceum Ballroom di Londra diventarono un disco, LIVE. Il 1976 è l’anno di RASTAMAN VIBRATION e del titolo di band dell’anno assegnatogli dal magazine Rolling Stone. Il messaggio politico di Marley diventa sempre più forte tanto, in particolare a favore degli abitanti dei ghetti della Giamaica per cui organizza lo storico concerto gratuito al National Heroes Park di Kingston. Qualche giorno prima Di questo spettacolo sei uomini entrano nella casa di Bob e sparano a lui, alla moglie e ai managers Don Taylor e Don Kinsey. Nessuno riporta ferite gravi.Il 1977 è l’anno di EXODUS e il 1978 quello di KAYA, anno in cui gli viene conferita la medaglia per la pace dalle Nazioni Unite per il suo “One love peace concert” in Giamaica e in cui realizza il live BABYLON BY THE BUS. SURVIVAL e UPRISING sono datati rispettivamente 1979 e 1980. Nel 1980 la band tiene a Milano il concerto con il maggior numero di spettatori, 100.000, a San Siro. Bob Marley muore l’11 maggio 1981 in un ospedale di Miami per un tumore diagnosticato da tempo, ma che lui si era rfiutato di curare. Le sue spoglie giacciono nel cimitero di Nine Miles, Giamaica. Dopo la sua morte, sono numerose le ristampe, antologie, le scoperte di inediti. Nel 2011, dopo oltre 30 anni, esce LIVE FOREVER, registrazione dell’ultimo concerto prima della morte, svoltosi il 23 settembre del 1980 a Pittsburgh.

AFRICA UNITE    http://www.youtube.com/watch?v=BWdX3BZ0lJE&hd=1

A CURA DI LUIGI MARCELLI