Accrediti, versamenti e assegni incassati: ecco come l’Agenzia delle Entrate ti controlla conti e investimenti

L’Agenzia delle entrate controlla conti e investimenti? Ecco cosa accade con accrediti, assegni incassati e versamenti.

Oggi affrontiamo un argomento molto delicato che riguarda tutti gli italiani e cioè i controlli legati alla circolazione di denaro. Il Governo alza l’attenzione per evitare movimenti sospetti. Il precedente segreto bancario è stato rimpiazzato da una trasparenza che facilita l’accesso ai saldi del conto, nonostante questo sono diverse le cose che sono rimaste segrete. Oggi infatti l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza possono ottenere dei dati sensibili in caso di sospetti fiscali che giustifichino in maniera concreta la possibilità di un’evasione fiscale.

un ragazzo e una ragazza che controllano dei documenti
Accrediti, versamenti e assegni incassati: ecco come l’Agenzia delle Entrate ti controlla conti e investimenti (GazzettinodelGolfo.it)

Questi enti possono richiedere dei chiarimenti solo sulle somme accreditate per cercare di capire se alla base ci sia un’origine non lecita. I creditori, invece, possono accedere solo al saldo attuale con un titolo esecutivo che velocizza alcuni tipi di pratiche. Il concetto di riservatezza di un tempo è stato stravolto con un abbandono a un particolare che è stato a lungo protagonista. Ma come veniamo controllati sotto questo punto di vista, andiamo ad approfondire tutte le specifiche che riguardano questo tipo di operazione.

Come veniamo controllati sul nostro conto bancario?

Come abbiamo già evidenziato, il segreto bancario è un vecchio ricordo. Ci viene però da chiedere come siamo controllati dall’Agenzia delle Entrate e dalla Guardia di finanza. Questi enti possono chiedere informazioni attraverso due canali principali. Il primo è quello della consultazione del Registro dei rapporti finanziari, che consiste in una sezione apposita dell’Anagrafe Tributaria in cui vengono raccolti dati forniti ogni anno da banche e uffici postali su quelli che sono dei rapporti attivi a livello contrattuale.

ragazza con una carta in mano guarda il computer
Come veniamo controllati sul nostro conto bancario? (GazzettinodelGolfo.it)

Si possono poi effettuare delle indagini bancarie mirate attraverso richieste formali agli istituti di credito per accedere alla documentazione completa relativa a conti intestati a un soggetto. Facendo in questo modo il Fisco riesce a ottenere dei dettagli sugli accrediti ricevuti tramite bonifici, ma anche sugli assegni incassati e anche sul versamento di denaro contante sul conto.

E i creditori…?

Per quanto riguarda i creditori questi possono accedere, come già anticipato, solo al saldo del conto. Il tutto avviene se questi possiede un titolo esecutivo, come un decreto ingiuntivo o una sentenza. Deve inoltre notificare un atto di precetto intimando il pagamento entro una data stabilita.

Serve che abbia ottenuto dal Tribunale un’autorizzazione per accadere a quella che è l’Anagrafe Tributaria. Insomma tutti passaggi che richiedono dei motivi precisi e che non avvengono per pura casualità.

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