Pensare che si possa scoppiare in lacrime semplicemente aprendo Google sembra impossibile, invece è accaduto a qualcuno.
Non tutti hanno grandi abilità al computer o al telefono, specialmente se non hanno la necessità di utilizzarli per lavoro, ma c’è uno strumento che capita certamente di usare anche decine di volte al giorno un po’ a tutti, anche senza rendersene conto. E’ il caso di Google, che rappresenta il mezzo ideale quando si ha la necessità di ricavare informazioni su qualcuno o qualcosa e che spesso rappresenta la prima pagina che ci compare all’accensione.

Farne a meno sarebbe praticamente impossibile, grazie anche alla vastità di servizi che mette a disposizione, basti pensare alla possibilità di cercare immagini, consultare la posta elettronica e avere un calendario aggiornato in tempo reale con i propri appuntamenti più importanti, giusto per fare qualche esempio. Non può che sembrare incredibile pensare che si possa arrivare a piangere mentre si stanno sfruttando le sue varie funzionalità, a un utente invece è accaduto proprio questo, suscitando commozione in tutti non appena si è venuti a conoscenza della sua storia.
Google a volte può far piangere: ecco perché
Trascorrere ore davanti allo schermo di un computer o un PC non è da tutti, ma anche chi non sente alcun peso nel farlo nella maggior parte delle situazioni resta asettico e cerca di gestire al meglio quello che gli appare di fronte. Raramente si pensa che uno strumento come Google, per quanto possa essere utilissimo, sia in grado di generare emozioni, visto che ognuno di noi lo sfrutta quando ha bisogno di qualcosa, anche nella sua vita privata.

Le eccezioni però esistono ed è quello che è accaduto a un utente negli Stati Uniti, come raccontato dall’account su X “Wholesome Side of X”, che ha fatto venire alla luce una storia davvero strappalacrime, anche per chi in genere preferisce non far trasparire quello che prova. Tutto si è verificato quando l’uomo ha scelto di aprire Google Maps, esattamente come facciamo in molti quando si ha la necessità di sapere come raggiungere un luogo in cui non si è mai stati prima, ma si è trovato di fronte uno scenario inaspettato che lo ha commosso.
L’utente ha infatti sfruttato la possibilità di visualizzare i posti presenti sulle varie mappe e catturati dall’azione di chi gestisce Maps, ma in quel momento ha fatto un salto indietro nel tempo che non a potuto lasciarlo indifferente.
It’s time to cleanse your timeline with this wholesome thread
1. This is so wholesome pic.twitter.com/0tmc1awtw5
— Wholesome Side of (@itsme_urstruly) January 18, 2025
In quella fase, infatti, si è trovato nitidamente di fronte alla figura di suo nonno, a cui era legatissimo, ma che era scomparso diverso tempo prima. “Mio nonno è ancora vivo e mi sta insegnando a giocare a softball” – ha scritto, rievocando le giornate trascorse insieme in cui lui era un insegnamento, anche in piccole cose come questa.
Piangere è stato quindi inevitabile ma soprattutto naturale, questa è stata quindi la dimostrazione di come non sempre si debba demonizzare la tecnologia, a volte può permettere di far venire alla luce anche qualcosa di speciale e davvero bello, anche se la nostalgia può fare comunque male.