Assegno Unico 2025, cosa cambia a marzo: importi dimezzati per questi percettori, ecco perché

Prepariamoci ad una brutta stangata che ci colpirà a marzo: molte famiglie, il prossimo mese, riceveranno l’Assegno Unico dimezzato. Vediamo insieme cosa sta succedendo.

Nel mare magnum dei bonus di cui le famiglie possono fruire, uno è di particolare rilevanza e si tratta dell’Assegno Unico. Questo aiuto è particolarmente importante in quanto, in un contesto storico caratterizzato da un fortissimo crollo delle nascite, supporta le coppie con figli.

giorgia meloni con mano tra i capelli
Assegno Unico 2025, cosa cambia a marzo: importi dimezzati per questi percettori, ecco perché -(foto Ansa)- gazzettinodelgolfo.it

L’Assegno Unico, infatti, si rivolge solo ed esclusivamente ai nuclei familiari con figli fiscalmente a carico. L’importo cambia in relazione a due fattori: numero di figli a carico e Isee. L’obiettivo, come sempre, è agevolare le famiglie più numerose e maggiormente esposte al rischio povertà.

Grazie all’Assegno Unico tante mamme e tanti papà possono dormire sonni un po’ più tranquilli ma a marzo molti percettori riceveranno una brutta stangata che non si aspettavano: l’importo dell’Assegno Unico sarà dimezzato. Nel prossimo paragrafo vediamo insieme le ragioni di questa pessima novità.

Assegno Unico: ecco chi riceverà l’importo dimezzato

Doccia fredda, anzi gelata, per tantissime famiglie con bambini che, purtroppo, a marzo riceveranno l’Assegno Unico dimezzato: già, per molti genitori, l’importo del sussidio il prossimo mese sarà molto più basso di quello che si sarebbero attesi. Vediamo insieme le ragioni di questa “tragedia”.

famiglia che cammina di spalle in un parco
Assegno Unico: ecco chi riceverà l’importo dimezzato/gazzettinodelgolfo.it

Per il 2025 l’importo dell’Assegno Unico, anche se di poco, è comunque aumentato in virtù della rivalutazione annua dello 0,8%. Non solo: sono state modificate anche le soglie Isee. Nel 2024, ad esempio, il sussidio poteva raggiungere al massimo 199,40 euro al mese per famiglie con Isee non superiore a 17.090,61 euro mentre le famiglie con Isee sopra i 45.574,96 – o che non presentavano Isee – ricevevano solo 57 euro.

Quest’anno, invece, l’importo massimo è salito a 201 euro per i nuclei familiari con Isee fino a 17.227,34 euro e a 57,50 euro per famiglie con Isee fino a 45.824,72 euro. Dunque non solo sono leggermente aumentati gli importi dell’aiuto ma si è allargata anche la platea dei beneficiari.

A marzo, però, molti riceveranno, come spiegato sopra, l’importo dimezzato. Le famiglie penalizzate saranno quelle che non hanno provveduto ad aggiornare l’Isee entro il 28 febbraio. Infatti l’Isee è determinante per stabilire l’importo del sussidio a cui si ha diritto e chi non lo presenta o non lo presenta in tempo, riceve l’importo base – cioè il minimo – anche qualora avesse diritto al massimo.

Per non correre questo rischio, quindi, bisogna provvedere ad aggiornare il proprio Isee ordinario entro e non oltre il 28 febbraio rivolgendosi ad un Caf per ricevere tutta l’assistenza necessaria altrimenti il mese di marzo, anziché traghettarci verso la primavera, ci farà gelare il sangue nelle vene per la brutta stangata.

Gestione cookie