Come diventare uno skipper professionista: consigli per iniziare

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Mare, sole, barche e opportunità professionali. Quella che per molti può essere una fantasia, può diventare realtà, lavorando sulle barche come skipper.
Sempre più persone, infatti, scelgono la vacanza in barca aumentando l’offerta di lavoro.

Per intraprendere la carriera da skipper professionista sono richiesti alcuni requisiti di base, descritti nell’articolo 5 della legge 121/2005.

Innanzitutto, è necessario aver raggiunto la maggiore età ed aver conseguito almeno un diploma di scuola secondaria di secondo grado. A questo è obbligatorio aggiungere un periodo di addestramento di 36 mesi a bordo di una nave, con la qualifica di mozzo o allievo ufficiale di navigazione del diporto; in alternativa, possedere un diploma di scuola secondario di secondo grado in un istituto tecnico nautico ed aver effettuato un periodo di addestramento a bordo, sempre come mozzo o allievo ufficiale di navigazione del diporto, per 12 mesi.

Altro requisito fondamentale è quello di essere in possesso di una patente nautica, obbligatoria per condurre un’imbarcazione a una distanza maggiore delle 6 miglia dalla costa, che sia dotata di una lunghezza superiore ai 24 metri e di una cilindrata superiore ai 40 cavalli.

Lo skipper professionista, inoltre, è tenuto a frequentare dei corsi specialistici di sicurezza e salvataggio, per essere preparato in caso di situazioni di emergenza, ed altri finalizzati all’apprendimento dell’utilizzo degli strumenti di bordo.

Al culmine di tutto ciò vi è l’esame finale teorico-pratico, che abilita, poi, all’iscrizione al registro Gente di Mare.

Un iter, quindi, che richiede capacità e spirito di sacrificio, per una professione che carica sicuramente di grandi responsabilità, ma che comporta anche molte soddisfazioni.

La figura dello skipper dev’essere dotata di personalità e competenza, requisiti fondamentali da mettere a disposizione dei propri clienti, che fanno affidamento sulle capacità della persona a cui si sono rivolti.

Dopo aver completato le fasi del percorso di formazione, per svolgere l’attività da professionista a tutti gli effetti, è necessaria anche l’apertura di una Partita IVA, da effettuarsi online tramite il sito web dell’Agenzia delle Entrate. Altra opzione, certamente più semplice e pratica, è richiedere il supporto di un consulente telematico come Fiscozen, in modo da non doversi “scontrare” con la complessità della procedura e dei passaggi di cui si compone, evitando possibili sviste ed errori.

Aprendo la Partita IVA, infatti, lo skipper potrà intraprendere collaborazioni a lungo termine con più committenti e conferire un’immagine seria e professionale alla sua attività. Anche per il disbrigo degli adempimenti fiscali, Fiscozen si conferma una scelta valida: ad un costo, tutto sommato, accessibile, si può delegare l’intera gestione ad una figura esperta, in modo tale da potersi dedicare liberamente alla navigazione e, allo stesso tempo, avere accesso alle proprie informazioni ogni volta che occorre, tramite una piattaforma disponibile da PC e smartphone.