Come impatta (negativamente) il cuneo fiscale sugli stipendi nel 2025: i più svantaggiati

Arriva una notizia che nessuno avrebbe voluto sentire. Il tagli del cuneo fiscale abbasserà gli stipendi nel 2025. Rientrate anche voi tra gli svantaggiati?

Un intervento reso strutturale che avrebbe dovuto “arricchire” gli italiani con entrate più alte ma che invece si rivela un’arma a doppio taglio per molti lavoratori. Gli effetti desiderati escluderanno alcune categorie dai vantaggi della misura.

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Come impatta (negativamente) il cuneo fiscale sugli stipendi nel 2025: i più svantaggiati (Gazzettinodelgolfo.it)

La riforma del cuneo fiscale è nata con l’obiettivo di far crescere le retribuzioni degli italiani. Il problema degli stipendi bassi e insufficienti rispetto al costo della vita è particolarmente sentito negli ultimi anni a causa dell’aumento esagerato dell’inflazione. Accanto all’incremento dei prezzi per ogni bene e servizio non si è verificato un parallelo significativo aumento delle retribuzioni. I salari reali sono diminuiti del 2,3% circa nel 2023 e del 4% nel 2022 proprio per colpa dell’elevata inflazione.

La realtà dietro il taglio del cuneo fiscale

C’è di più, negli ultimi 30 anni i salari in Italia sono saliti solo dell’1% contro il 32,5% della media Ocse. Lo ha sottolineato il rapporto annuale dell’Inapp a conferma del fallimento nella nostra nazione della contrattazione collettiva e della minore produttività. Quanto può aiutare un 1% in più rispetto alla crescita esponenziale del costo della vita? Il Governo con Bonus e iniziative come quella del taglio del cuneo fiscale ha cercato di cambiare la situazione negli ultimi anni ma le famiglie sono lontane dal poter dormire sonni tranquilli.

busta paga
La realtà dietro il taglio del cuneo fiscale-Gazzettinodelgolfo.it

Gli effetti positivi o negativi del taglio del cuneo fiscale dipendono dal reddito annuo percepito dal dipendente. Reddito calcolato non solo prendendo in considerazione lo stipendio ma anche altri proventi come affitto o rendite. Nel 2025 la maggior parte dei lavoratori non noterà cambiamenti rispetto al 2024. E questo stallo dovrà far sentire fortunati perché per altri dipendenti ci sarà un calo della retribuzione.

Parliamo di chi guadagna circa 25 mila euro all’anno, per loro si calcola una perdita di circa 96 euro all’anno. Meno soldi anche per chi guadagna tra 10 mila e 30 mila euro con tagli da 16 a 42 euro. Ad essere avvantaggiati nell’anno in corso i lavoratori con redditi molto bassi – sotto gli 8.500 euro – e medio alti – tra 35 mila e 40 mila euro ma gli unici con reali guadagni saranno coloro che hanno un reddito superiore a 40 mila euro con un incremento annuo di 460 euro.

Nasce spontaneo il dubbio sull’equità del taglio del cuneo fiscale e sull’efficacia di questa misura dato che ad avere entrate maggiori saranno i più ricchi. La perdita per chi ha stipendi medio-bassi non è alta, nemmeno 100 euro, ma comunque significativa sul bilancio familiare soprattutto quando era viva la speranza di poter incrementare le entrate.

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