Experience, neuromarketing ed eventi sportivi: il ‘modello Terracina’

“Exsperience, neuromarketing ed eventi sportivi”, questo il titolo dell’evento in programma il 15 novembre a Roma presso il Palazzo delle Federazioni, sala grande, viale Tiziano 74 dalle ore 11:00 alle 13:30. L’evento è organizzato dall’ASD Beach Tennis Terracina e promosso con grande entusiasmo dalla ITF, FIT e CONI.

Durante l’evento verranno presentati i risultati e illustrate le opportunità della ricerca di neuromarketing condotta durante il Mondiale 2019 di beach tennis ospitato dal 10 al 16 giugno dalla città di Terracina che ha registrato un riscontro di pubblico, di appassionati di beach tennis e non, di sportivi, cittadini, standisti, volontari, associazioni, enti, imprese ed aziende impressionante. Numeri e atmosfera da mondiale con una risposta evidente in termini di promozione del “marchio Terracina“ e anche in termini concreti sul tessuto economico e turistico della città. Sia per gli aspetti organizzativi che della comunicazione sono stati raggiunti nuovi standard che già nel corso del grande evento hanno iniziato a far parlare, tra gli addetti ai lavori e non, di un “modello Terracina”.

Il progetto di ricerca è stato portato avanti da Tango in collaborazione con il “Behavior and Brain Lab” dell’università IULM di Milano La presentazione della ricerca sarà a cura del prof. Vincenzo Russo, professore di Psicologia dei Consumi e Neuromarketing, Direttore Scientifico del Centro di ricerca di neuromarketing “Behavior and Brain Lab” IULM, uno dei pionieri delle ricerche di Neuromarketing, punto di riferimento in Europa su queste tematiche che sta conducendo questi studi in ambiti sportivi differenti.

Saranno presenti anche i rappresentanti della ITF, Farivar Tanhai, e della FIT, Mauricio Rosciano, per condividere con gli organizzatori i dati sull’esperienza dei Mondiali 2019 e avviare i lavori per l’edizione 2020.

L’obiettivo dello studio è stato comprendere al meglio quali siano gli elementi alla base della «customer experience» degli spettatori di un evento sportivo, partendo dal presupposto che l’elemento centrale di un evento sportivo resta e resterà sempre l’esperienza «umana». Mappando le emozioni di uno spettatore, infatti, è possibile ottimizzare la sua esperienza futura e innovare e migliorare l’organizzazione dell’evento (garantendo anche una maggiore efficacia dell’investimento per le aziende che supportano gli eventi sportivi).

Il test è stato effettuato grazie all’utilizzo delle più sofisticate tecnologie. Uno degli strumenti usati dagli esperti è stato l’elettroencefalogramma, strumento necessario per misurare l’attivazione di una specifica regione del cervello associata, per esempio, alla vista di un determinato punto o allestimento del village. Oltre a questo l’esperimento ha utilizzato uno Skin conductance, per verificare il livello di attivazione emotiva, a cui è stato aggiunto l’utilizzo sincronizzato di un eye-tracker per osservare ed analizzare quali oggetti specifici attivassero le emozioni e in quale specifico momento.