“Frozen” di Madonna un plagio? Dai tribunali del Belgio a uno studio legale di Formia

Un caso molto singolare, quello che è stato proposto allo studio legale di Formia dell’avvocato Bruno Redivo.

Una vicenda che ha inizio alla fine degli anni 90, quando un compositore belga, di origini italiane, sporge denuncia nei confronti della nota cantante Louise Veronica Ciccone, alias “Madonna“.

Il contenzioso riguardava un’accusa di plagio mossa da parte del musicista verso la cantante statunitense e il suo brano del 1998, dal titolo Frozen. Il belga sosteneva che la melodia di quest’ultima assomigliasse molto a quella di una sua canzone, antecedente di 5 anni.

La questione è arrivata fino alle aule di tribunale del Belgio, dove, inizialmente il Tribunale di Primo Grado, si è espresso contro Madonna, vietandole di eseguire o riprodurre il brano in qualunque modo. Successivamente, però, i magistrati hanno stabilito che non si trattasse di un vero e proprio plagio, vista la scarsa originalità e creatività della canzone dell’artista belga. Fatto che, quindi, ha portato al mancato riconoscimento del diritto d’autore e alla vittoria da parte di Madonna.

In seguito a ciò, il compositore belga ha iniziato a muoversi verso la possibilità di agire in via risarcitoria ed inibitoria in ogni singola nazione dell’Unione Europea. In questo contesto è intervenuto l’avvocato Redivo, al quale è stato richiesto di compiere un’azione giudiziaria sul territorio nazionale italiano, sia nei confronti dell’artista internazionale, che nei confronti degli attuali editori del brano predetto.

L’avvocato, dopo aver giudicato corretta la decisione di non applicare il diritto d’autore da parte del Tribunale belga, ha, tuttavia, avallato la possibilità di consentire un’azione inibitoria e risarcitoria.

La conferma ci è stata data dallo stesso Bruno Redivo, intervenuto ai nostri microfoni: “La circostanza che una composizione musicale non rispetti i requisiti della legge sul diritto d’autore, non esclude il suo diritto di tutela giuridica. La musica è molto cambiata rispetto al ‘41, anno in cui è stata messa a punto la legge sul copyright. Il brano musicale, con le sue componenti elettroniche e computeristiche, è ormai da intendersi come un prodotto industriale, cosa che rende possibile applicare normative che possono attualmente tutelare in maniera efficace il prodotto musicale che non rientra negli standard della normativa sul diritto d’autore”.

Una questione su cui, sicuramente, ci sarà ancora molto da dire, vista la grandissima quantità di documenti richiesti e le numerose ricerche da compiere. L’annoso contenzioso sembra, dunque, destinato a proseguire, ogni giorno con diversi sviluppi.