Gaeta, “Canone concordato” in dirittura d’arrivo

20140326-175806.jpgSta quasi in dirittura di arrivo l’attuazione del “canone concordato” grazie all’opera di mediazione esercitata dall’Amministrazione Mitrano finalizzata a favorire il raggiungimento di un accordo fra proprietari ed inquilini.
Quello di ieri ha fatto seguito ad altri incontri organizzati dall’Amministrazione con rappresentanti delle categorie coinvolte, con l’obiettivo di arrivare a confronti sereni ed operativi per soluzioni condivise e fattibili. L’assessore all’urbanistica Pasquale De Simone ha illustrato la proposta di suddivisione del territorio urbano in cinque zone omogenee per le sue caratteristiche storiche, geomorfologiche e di mercato.

I rappresentanti locali e provinciali delle varie associazioni/organizzazioni di categoria, dopo aver discusso sui valori di mercato, hanno deciso di proseguire i lavori ciascuno nella propria sede istituzionale, impegnandosi a presentare al sindaco Mitrano una proposta conclusiva unitaria. Dal canto suo l’Amministrazione si è impegnata a fornire supporto tecnico ed a valutare e definire le agevolazioni da concedere ai locatori oltre che a convocare le parti per la definizione del protocollo d’intesa da sottoscrivere.

Sostenere questa iniziativa rientra tra le strategie e le azioni che il sindaco Cosmo Mitrano intende mettere in campo per la realizzazione del programma «Obiettivo Welfare» che, spiega lo stesso sindaco, «è volto al benessere della cittadinanza e spazierà in diversi ambiti sociali ed economici, comprendendo riduzioni della pressione fiscale, tagli alle tariffe cimiteriali, sostegno alle imprese e alle famiglie, ed anche il concreto appoggio all’affermazione del canone concordato».

«Per queste ragioni – spiegano Mitrano e De Simoneabbiamo sollecitato le trattative fra le diverse parti interessate finalizzate a rendere operativo, anche nella nostra città l’art. 3 della Legge 431/98 che permette di applicare affitti calmierati solo se, nel luogo in cui ha sede l’immobile, siano intervenuti accordi territoriali in materia». E concludono sottolineando di «essere coscienti della rilevanza sociale del canone concordato, della sua positiva incidenza da un lato sul budget di una famiglia, e dall’altro sull’allentamento della pressione fiscale nei confronti dei proprietari aderenti».

«Quest’azione amministrativa – conclude De Simone – vuole essere una risposta qualificata in termini di politica socio-edilizia. Infatti se da un lato, riteniamo importante rafforzare le iniziative a favore della costruzione della prima casa, accelerando lo sblocco di Piani Urbanistici, processo avviato con successo nei primi 21 mesi di Amministrazione, dall’altro consideriamo fondamentale recepire l’istanza della pluralità dei cittadini che, non potendo acquistare casa, deve ricorrere alla locazione. I vantaggi del canone concordato sono noti a tutti: prezzi calmierati per gli affitti di immobili;sgravi fiscali a favore dei proprietari aderenti; lotta agli affitti in nero, grazie all’emersione degli immobili fantasma».

Comunicato Stampa