Gaeta/C.P.O.: Il Bilancio sulla manifestazione di sabato 22, presenti, assenti ed  iniziative future

La manifestazione tenutasi sabato 22 Ottobre a Gaeta ha rappresentato un momento importantissimo della mobilitazione cittadina contro la chiusura del Punto di Primo Intervento e per il rilancio del nostro Presidio ospedaliero. Non trattandosi di vuota retorica è bene elencarne i motivi uno ad uno.Primo tra tutti la quantità e la determinazione dei presenti. Riguardevoli entrambi per una città troppo a lungo intorpidita e rassegnata. I manifestanti presenti inoltre rappresentavano un numero di cittadini molto maggiore, alla luce delle oltre 1500 firme già raccolte in appena venti giorni, che continuano ad arrivare numerosissime. Molti, di gran lunga la maggior parte, i visi comuni ed in alcun modo legati a partiti e movimenti politici. Diversi dei presenti probabilmente partecipavano per la prima volta ad un’iniziativa del genere a dimostrazione della centralità del tema trattato e di quanto sia sentito. I presenti hanno sfilato a lungo ed intonato slogan senza sosta da Villa delle Sirene attraverso via Indipendenza e poi su per il Corso e via Europa, fino al “Di Liegro” ove si è tenuto un dibattito. Tutti hanno potuto confrontarsi, prendere contatti, definire i prossimi appuntamenti, sentirsi uniti da una causa comune e non più vittime impotenti di quanto accade. Presenti al fianco dei cittadini e del “Consiglio Popolare Ospedale di Gaeta” che ha lanciato il corteo, Rifondazione Comunista ed il Movimento 5 Stelle. Dei tanti candidati a Sindaco era in piazza solo Benedetto Crocco, attivista anche del Comitato promotore.

Questo corteo tuttavia non è stato importante solo per chi c’era ma anche e soprattutto per le assenze. Esse hanno infatti confermato quanto da tempo denunciamo. Erano completamente assenti, suscitando indignazione tra i presenti e la cittadinanza, l’amministrazione comunale e il Sindaco Mitrano, che avrebbero dovuto guidare questa protesta e invece fanno eco alle fandonie della Direzione Generale della ASL. Era assente il Consiglio Comunale cittadino, maggioranza e minoranza al completo, a conferma della complicità dei consiglieri in carica con lo smantellamento del “Di Liegro” e del loro non tutelare in alcun modo gli interessi cittadini. Erano assenti non a caso le forze politiche del Centrodestra e del Centrosinistra, da Forza Italia a SEL, passando per il PD, responsabili delle politiche di smantellamento della sanità pubblica. Erano assenti i candidati a Sindaco Raimondi, Passerino, Scinicariello e gli altri che non hanno ancora annunciato pubblicamente la propria candidatura, tutti più impegnati evidentemente ad organizzare belle convention nei grandi alberghi e in accordo con quanto accade. Soprattutto era assente il Commissario Straordinario della ASL di Latina, Giorgio Casati, invitato pubblicamente a venire per confrontarsi con i cittadini. Se egli non avesse avuto nulla da nascondere o per cui temere contestazioni avrebbe sicuramente onorato l’invito. La sua assenza rappresenta quindi la prova definitiva delle fandonie raccontate da lui e dal Sindaco di Gaeta.

Ora sappiamo con certezza che se la nostra mobilitazione non continuerà il nostro Primo Intervento verrà chiuso, come gli altri importanti servizi sottratti e come affermano gli unici atti ufficiali diramati finora dalla Regione. Forse non accadrà domani, anche grazie alle reazioni già messe in atto dalla cittadinanza e dalla volontà di far “calmare le acque”, ma se ci fermiamo accadrà sicuramente. Magari l’intenzione è di attendere l’approvazione del prossimo Piano Aziendale della ASL in fase di stesura, momento molto delicato per chi siede nella sala dei comandi. Per queste ragioni la nostra mobilitazione non cesserà e manterremo altissimo il livello di controllo e di informazione dei cittadini nei prossimi mesi. Innanzi tutto proseguirà la raccolta di firme indirizzate alla Direzione Generale della ASL, al Presidente della Regione e al Ministro della salute. Ricordiamo che i cittadini di Gaeta e del comprensorio possono sottoscriverla in occasione dei banchetti predisposti periodicamente per le strade cittadine, presso la sede del Comitato in via indipendenza 206, studi medici e attività commerciali tra cui Bar Bazzanti, Tarantella Caffè, le due edicole del Corso, Clash Pub, Bar la Mela, Tabacchi Calegna, Dolce e Pane, Alimentari Sapori Mediterranei, Tabacchi L. Mare Caboto 342, Brio Bar, Tabacchi Via Serapide, Macelleria “Da Michele”. In secondo luogo proseguiremo senza sosta il nostro boicottaggio elettorale contro partiti, movimenti civici ed esponenti politici responsabili di quanto accade o che non assumano nette posizioni in merito. Inoltre attendiamo con ansia di poter visionare le prime bozze del nuovo Piano Aziendale per valutarne i contenuti, informare in merito alle loro implicazioni, condizionarne il contenuto, naturalmente proprio a partire dal nostro Primo Intervento e dal Presidio “Di Liegro”. In fine siamo felici di constatare che molti altri centri si stanno mobilitando contro l’attacco complessivo alla sanità pubblica pontina e rilanciamo con forza il nostro appello per creare un fronte comune a livello provinciale e regionale, soprattutto in occasione della stesura del prossimo Piano, unico modo per contrastare efficacemente le politiche in corso ed invertire la tendenza.