Gran Guardia, il Sindaco Mitrano usa Gaeta a suo piacimento

Ma questa determina di affidamento della Gran Guardia ad un privato è uscita all’improvviso o è stata scritta e firmata dal dirigente sulla base di un preciso indirizzo politico del Sindaco Mitrano? Naturalmente, la seconda risposta è quella giusta perché rispecchia in pieno il modo di fare di questa amministrazione che non rispetta neanche i passaggi fondamentali. 
Tutto ciò che è acquisizione, vendita, affitto e valorizzazione dei beni demaniali deve essere discusso dal Consiglio Comunale e così non è stato. Questa vicenda sarebbe potuta andare in maniera completamente diversa se il Sindaco fosse venuto in Consiglio Comunale e avrebbe proposto quali beni acquisire e a cosa destinarli. Ma l’unico documento arrivato in Consiglio è stata la ratifica del protocollo di acquisizione della Gran Guardia al patrimonio comunale e già qui ci sono i presupposti di illegittimità. 

Inoltre, vorrei capire come mai trovo tra gli atti amministrativi una richiesta di un mutuo di un milione e 200mila euro al credito sportivo senza l’apposizione del visto contabile da parte del dirigente. Si tratta di un altro aspetto poco chiaro di questa vicenda e chiederemo spiegazioni nel prossimo Consiglio Comunale del 22 marzo chiedendo di aggiungere un altro punto all’ordine del giorno vista l’urgenza e l’attualità della questione.

 L’unica Amministrazione che ha riportato i beni demaniali a Gaeta è stata quella del Sindaco Raimondi che ha acquisito alcuni beni e li ha ceduti al Parco Regionale Riviera di Ulisse che ne ha fatto la sua sede grazie ai finanziamenti regionali che hanno permesso di recuperare anche la chiesa di Sant’Angelo.

 Si potrebbe obiettare che durante la mia Amministrazione, nel 2011, portò all’attenzione della massima assise civica la ratifica del protocollo Eni, ma quella intesa non comportava alcuna acquisizione al patrimonio comunale. Tra l’altro, in questi cinque anni non abbiamo visto nulla perché il Sindaco Mitrano ha dimostrato di non essere in grado di impegnarsi in un lavoro di concertazione, di visione, di duro lavoro, con poca visibilità elettorale e senza soldi pubblici da spendere. 

La vicenda della Gran Guardia dimostra, ancora una volta, che il Sindaco Mitrano usa la città a suo piacimento. Si è vantato di essere un mago dell’amministrazione pubblica e si è lasciato passare sotto il naso una determina dirigenziale cosi importante? Inoltre, è bene ribadirlo, il procedimento ha delle basi molto fragili perché mancano i passaggi in Consiglio Comunale: non è una questione solo di forma, ma di obblighi di legge.

Infine, è interessante sapere dove il Sindaco Mitrano troverà i soldi necessari per i lavori alla Gran Guardia: un milione e 200mila euro di fondi comunali (soldi nostri). Il bilancio non solo non è stato ancora approvato, ma non si trova in una situazione così florida da potersi permettere un’altra spesa di questa entità. A meno che l’unico potere del mago dell’amministrazione pubblica che amministra Gaeta sia la moltiplicazione dei debiti.

Antonio Raimondi

Capogruppo Movimento Progressista