Il teatro grande protagonista nel Formia Festival #900

teatroIl teatro grande protagonista nel Formia Festival #900: sette gli spettacoli presso il Teatro Remigio Paone presenti nel ricco programma della kermesse che porterà la storia nelle strade del golfo dall’1 al 18 Ottobre.

Il festival è promosso dal Comune di Formia in collaborazione con l’Ipab SS. Annunziata, la Fondazione nonché i Teatri Riuniti del golfo direttamente impegnati anche nello spettacolo in programma il 12 Ottobre presso il Teatro Remigio Paone “Sparagli Pietro, Sparagli ora” con la messa in scena del Teatro Bertolt Brecht diretto da Maurizio Stammati, oggi impegnato a Scutari in Albania per il progetto “I Teatri del Mondo” per i laboratori con i ragazzi ROM.

Si inizia il 4 Ottobre alle 20:30 con “Frammenti di 900” della compagnia “Imprevisti e probabilità” con la regia di Raffaele Furno, il 5 la compagnia “il Setaccio” con “Suor Ambrogina – personaggio religioso del ‘900 in concetto di santità”, il 10 Ottobre a cura della “FIDAPA – Sezione Formia, Gaeta e Minturno” con “Una storia nella storia (1914-1918)” con le testimonianze e profili di donne sulla tragedia che cambiò il mondo.

Oltre al centro città coinvolte anche le periferie e le frazioni della città. In particolare il 9 Ottobre presso il centro anziani di Rio Fresco “Il Setaccio” in scena con “Il dramma di Lia” tratto dal libro di Bruno Marricco “Quando il giorno finisce all’alba”.

Il 17 Ottobre in scena di nuovo al Remigio Paone gli studenti dell’IC V. Pollione di Formia con l’associazione Choralia per “Luci ed ombre di un secolo in cammino” mentre concluderà il festival e la cerimonia finale del Premio Internazionale Vittorio Foa presso l’auditorium formiano a lui intitolato lo spettacolo del Teatro Dell’Acquario di Cosenza con la regia di Antonello Antonante “Dopo un racconto ne viene un altro” dedicato ai Fratelli Cervi.

“Attraverso il teatro – ha sottolineato l’Assessora alla cultura del Comune di Formia Maria Rita Manzo – “si possono mettere insieme storie e dati, si può raccontare più efficacemente la Storia e trasmetterla più facilmente alle giovani generazioni, che rischiano di sapere poco o nulla di una guerra tremenda, di una guerra che ha cambiato l’Europa, la storia del ‘900 e del mondo. Il nostro festival, come avrebbe voluto e suggerito Vittorio Foa, ha come primo obiettivo quello di avvicinare i giovani alla Storia, di colmare il vuoto di passato che sempre di più li connota”.

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