È questa l’occupazione che consente di raggiungere potenzialmente uno stipendio sostanzioso, è il settore più proficuo.
In Italia moltissime famiglie sopravvivono con stipendi risicati e guadagni centellinati nel tempo. Ci sono, di fatto, dei settori che contemplano un guadagno modesto e altri che permettono potenzialmente di raggiungere cifre più dignitose. Si presentano ancora delle problematiche non indifferenti che influenzano inevitabilmente il mondo del lavoro. In primo luogo, tanto banale quanto reale, l’istruzione gioca un ruolo fondamentale sulla soddisfazione professionale.

Secondo l’Istat i dipendenti meno istruiti hanno una retribuzione oraria media di 12,4 euro, -17,3% rispetto ai dipendenti istruiti con formazione secondaria e -43,6% con istruzione terziaria, che possono guadagnare fino a 22 euro l’ora. Inoltre i dati evidenziano una preoccupante e destabilizzante persistenza di disparità salariale tra uomo e donna, corrispondente in media nazionale a 6mila euro. Il medesimo discorso vale per la disparità salariale oraria: 15,9 euro per le donne e 16,8 euro per gli uomini.
Occorre poi analizzare la differenza tra un contratto a tempo determinato e un contratto a tempo indeterminato, i quali contemplano prevedibilmente una retribuzione chiaramente diversa. In media i primi guadagnano -24,6% rispetto ai secondi, con successive conseguenze sul sistema socio-economico italiano. Poiché i contratti a termine sono sempre di più e questo influenza soprattutto la mancata stabilità economica delle giovani generazioni (under 30).
Vuoi guadagnare? Il lavoro più proficuo riguarda questo settore
Potremmo immaginare la crisi socio-economica come un circolo vizioso. Se non ci sono soldi, il Paese non funziona. I dipendenti over 60 non possono andare in pensione, occupano così le posizioni che potrebbero svolgere gli under 30. I contratti a termine aumentano, i giovani non possono fare piani sul futuro (e questo tocca inevitabilmente anche la natalità, in Italia l’età media è di 46 anni). Tutti questi fattori, come un effetto domino, ridimensionano il potere d’acquisto dei consumatori.

Come provvedere? Della crisi socio-economica italiana deve occuparsi il governo di turno, esistono però inevitabilmente dei settori più proficui che garantiscono uno stipendio più dignitoso. Tra questi figura sicuramente il settore industriale privato, il quale garantisce ai suoi dipendenti uno stipendio annuo medio di circa 38mila euro. Le società di controllo pubblico registrano invece circa 39mila euro l’anno, un podio che vede poi al terzo posto le Attività finanziarie (25,9 euro l’ora).
I settori da evitare sono la ristorazione e alloggio, con poco più di 10 euro l’ora ed anche l’edilizia, la quale ha raggiunto livelli di retribuzione particolarmente modesti, corrispondenti a circa 32mila euro l’anno. Industria e finanza quindi rientrano tra le occupazioni più ben pagate.