Oro, l’andamento dei prezzi per l’anno in corso potrebbe riservare grandi sorprese. Vediamo quali sono le prospettive.
L’oro da sempre rappresenta per gli investitori un cosiddetto bene rifugio, cioè un prodotto che resiste da secoli, se non millenni, alle fluttuazioni dell’economia. Resiste alle crisi economiche o all’inflazione, non avendo i rischi di svalutazione delle monete correnti. Inoltre assicura una protezione dagli eventi geopolitici.

Infatti l’oro è accettato come strumento di pagamento in tutto il mondo. Risulta così negoziabile in qualsiasi momento, anche se le quotazioni ufficiali avvengono in dollari. Quindi brevi accenni aiutano a capire i motivi che rendono l’oro così importante in termini economici, soprattutto in determinate fasi di instabilità e di incertezza dei mercati finanziari. Ma quali sono le tendenze per i prossimi mesi?
Oro, come andranno i prezzi nel prossimo futuro
Le tendenze per i prossimi mesi sono per un rialzo del prezzo dell’oro. Le motivazioni sono da individuare essenzialmente in tre ambiti. Le spinte inflazionistiche che si stanno registrando nel mercato USA, il calo dei rendimenti sulle contrattazioni finanziarie e le tensioni geopolitiche tutt’altro che sopite dopo l’elezione di Trump.

Nelle ultime rilevazioni della FED (Federal Reserve System), la banca centrale degli Stati Uniti è emersa una ripresa dell’inflazione negli USA, con nuove pressioni sui prezzi al consumo in accelerazione rispetto al mese di novembre. Questo è uno dei primi elementi da considerare per delineare l’andamento dell’oro. Difatti la maggiore inflazione interna negli USA potrebbe determinare politiche più prudenti della FED e spingere gli investitori ad acquistare oro e in genere beni rifugio.
A questo discorso si legano così le decisioni della Federal Reserve che potrebbe tagliare i tassi di interesse dei Titoli si Stato statunitensi, proprio per frenare ogni spinta inflazionistica nel paese. Ma anche questo potrebbe spingere i grandi investitori a orientare le loro scelte verso il metallo giallo, considerato più remunerativo e sicuro nel medio e lungo periodo. L’oro insomma potrebbe essere un investimento più vantaggioso dei titoli di Stato.
Infine vanno considerate le tensioni geopolitiche. Perché se le tensioni internazionali stanno avendo uno sviluppo positivo con la tregua a Gaza, la questione bellica resta aperta in Ucraina con tendenze non prevedibili. In più a destare preoccupazioni sono le implicazioni economiche alla politica commerciale dell’amministrazione Trump. Le conseguenze dei dazi imposti a Messico e Canada non sono prevedibili.
Ma soprattutto rimane l’incertezza per la minaccia molto concreta di politiche restrittive USA contro Cina e soprattutto Unione Europea, con effetti pesanti sull’economia mondiale. Le prospettive di una guerra commerciale non sono così remote. Quindi l’oro in situazioni come queste rappresenta l’investimento più sicuro, con un aumento della domanda e quindi dei prezzi del metallo giallo come bene rifugio.