#Minturno Cambia, Orlandi: “Affissioni, un’opportunità mancata per le casse comunali”

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Con l’avvicinarsi della nuova campagna elettorale torna come sempre alla ribalta il problema delle affissioni selvagge.
La tristezza è che non si tratta di un problema che emerge solo in tempi di campagna elettorale. Minturno è infatti un paese in cui oggi in pratica un qualsiasi signore può appendere uno striscione pubblicitario fuori della propria abitazione.
Tutto ciò nonostante sia in vigore un regolamento sin dagli anni novanta (i prezzi del tariffario sono ancora riportati in Lire ndr) a disciplinare in materia di “Pubblicità e pubbliche affissioni”.
Tale regolamento, ormai chiaramente obsoleto, viene puntualmente disatteso nella quotidianità. La nostra proposta è modificare questo regolamento per renderlo attuale e proficuo.
Regolamentare in questo campo significa prevedere spazi di affissione ben definiti, aumentarli se possibile e suddividerli in base alle varie necessità (affissioni delle pompe funebri, manifestazioni, avvisi comunali, etc.) così che si evitino situazioni spiacevoli e le consuete “coperture” di un manifesto a danno di un altro (“disciplina” questa che tornerà a breve di grande attualità, con la consueta gara a “Chi ne attacca di più” o “Chi ne copre di più”).
Andrebbe inoltre aumentata la disponibilità di spazi pubblicitari, prevedendo ulteriori concessioni per i privati e aumentando di conseguenza il gettito derivante.
A Minturno nel 2015 tale gettito è stato di poco superiore ai 2000 euro, un dato neanche paragonabile a quello di un comune a noi vicino come Formia che nello stesso anno ha avuto un gettito pari a 40000 euro.
Con due soli grandi tabelloni privati (presso la stazione ferroviaria) e centinaia di manifesti abusivi sotto i ponti, non si aiutano le casse comunali.
La prossima amministrazione dovrà necessariamente intervenire e portare una soluzione ad un problema che ormai si trascina da troppi anni. Una soluzione che sarà possibile, ovviamente, solo con un forte impegno nel reprimere le inosservanze al nuovo regolamento.