Nel 2025 ci sono interessanti novità per le Partite IVA. Il Governo sembra essersi ricordato di questa importante categoria.
Gli aiuti non sono per tutte le Partite IVA ma almeno sono un inizio. Forse aumenta la consapevolezza che un’economia solida e in crescita ha bisogno di imprenditori e lavoratori professionisti autonomi. Vediamo quali sono le novità per l’anno in corso e chi sarà avvantaggiato dai cambiamenti.

Essere liberi professionisti è una scelta che a volte paga altre volte no. La realtà economica italiana è complicata per gli autonomi e il malcontento è aumentato negli ultimi anni. Tante tasse, pochi aiuti sia a livello di soldi che di sostegno morale. Spesso i titolari di Partita IVA hanno l’impressione di essere accantonati dal Governo, messi in un angolo e dimenticati mentre i lavoratori dipendenti sono i pupilli dello Stato.
Spinta all’apertura della Partita IVA
Qualcosa sta cambiando, ci sono cinque novità introdotte nel 2025 favorevoli ai liberi professionisti o meglio ad una fetta di questi lavoratori. Un primo aiuto riguarda l’aspetto previdenziale per chi aprirà una Partita IVA per la prima volta. Iscrivendosi alle Gestioni INPS degli artigiani e dei commercianti, infatti, si potrà chiedere la riduzione contributiva del 50% per i primi tre anni.

I contributi fissi obbligatori da corrispondere all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, dunque, saranno ridotti della metà arrivando a 2.200 euro. In più. la percentuale da calcolare sui redditi guadagnati per versare altra contribuzione verrà ridotta al 12%. Alleggerire il carico contributivo nei primi anni di apertura della Partita IVA quando possono esserci difficoltà finanziare rappresenta una novità significativa specialmente per i giovani lavoratori.
Un altro aiuto riguarda il limite di reddito da lavoro dipendente, co.co.co e le pensioni per l’adesione al regime forfettario. La soglia è stata alzata da 30 mila a 35 mila euro lordi per il 2025. Significa che le Partite IVA in regime forfettario che hanno incassato nel 2024 redditi da lavoro subordinati senza superare 34.999 euro lordi potranno continuare ad approfittare dei vantaggi del forfettario.
Le spese sostenute per rappresentanza e omaggi nel regime semplificato, poi, diventano deducibili se effettuate con mezzi di pagamento tracciabile. I contanti non danno diritto alla deduzione, sono ammessi solo bonifici, carte e pagamenti con il pos. Rafforzata la NASPI anticipata ossia la possibilità di ricevere l’indennità di disoccupazione in un’unica soluzione per avviare un’attività.
La novità prevede che per accedervi i lavoratori dimessi e poi assunti altrove debbano aver maturato minimo 13 settimane contributive con la nuova occupazione. Infine, la Manovra 2025 ha allargato l’esonero parziale per le mamme lavoratrici alle autonome in regime ordinario con reddito entro 40 mila euro.