Gli italiani amano il calcio e, per guardarlo in TV, sono disposti ad affrontare cifre parecchie alte. O a provare ad aggirare gli abbonamenti.
Secondo alcune stime, il fenomeno dello streaming illegale di partite di calcio è ancora piuttosto diffuso nel nostro Paese. Moltissimi utenti, dunque, sembrano disposti a rischiare sanzioni amministrative o a usufruire di contenuti di bassissima qualità, pur di non pagare gli abbonamenti ai servizi di streaming che garantiscono la visione delle partite di Serie A e delle coppe.
L’AGCOM, come sappiamo, ha di recente introdotto misure parecchio severe per contrastare la pirateria. Oltre a bloccare siti e canali di streaming tramite la Piracy Shield, l’autorità ha cominciato a inviare multe a chi utilizza questi servizi. Secondo alcuni interpreti della situazione, lo sviluppo della pirateria in Italia dipenderebbe principalmente dai prezzi troppo alti degli abbonamenti ai canali che permettono di guardare il calcio in TV.
Quanto si spende in Italia per vedere il calcio in TV
In effetti, gli italiani spendono davvero parecchio per seguire le partite. La spesa annuale per seguire il campionato di Serie A e le coppe europee può arrivare a un totale che rappresenta una cifra record. Ma è davvero una cifra complessiva rispetto a molti altri Paesi europei? In realtà, non è così.
Dati alla mano, in Italia si spende un po’ meno rispetto a quanto un tifoso paga in Spagna, in Inghilterra, in Germania e in Francia per seguire il calcio in TV. LA spesa annuale per seguire il campionato di Serie A e le coppe europee in Italia è più bassa di quasi un quarto rispetto al prezzo che si paga in Francia e Germania. Rispetto alla Spagna, il risparmio è ancora più evidente.
Un tifoso può spendere circa 900 euro all’anno per guardare le partite. Succede a chi opta per un abbonamento mensile. Se invece si sceglie un abbonamento annuale, la cifra media è più bassa: per Serie A e coppe, si spendono circa 648 euro. Coloro che guardano partite di una squadra che non gioca le coppe europee possono risparmiare qualcosina in più. Per guardare solo la Serie A, infatti, la spesa media si riduce a 420 euro all’anno.
In molti casi, però, il tifoso tende anche a spendere più di 1.000 euro. Succede perché, per vedere tutte le partite della sua squadra del cuore, è costretto ad abbonandosi a più servizi contemporaneamente. E il dover sottoscrivere più abbonamenti per poter seguire tutte le partite della loro squadra preferita non suona così giusto…
Bisognerebbe permettere che le partite di Serie A siano distribuite da una sola piattaforma. E non, come succede ora, da più canali come Sky, DAZN e Mediaset Premium.
Questa frammentazione dei diritti di trasmissione è scomoda e sconveniente. Ma, come anticipato, tali cifre sono relativamente più basse rispetto a quelle in vigore altri Paesi europei. Le partite in Germania e Francia possono essere seguite a circa 880 euro all’anno. In Spagna gli abbonamenti superano spesso i 1.300 euro.