Sai che ci sono alcuni vecchi gratta e vinci (non vincenti!) che hanno acquisito un valore sul mercato del collezionismo? Sembra strano, ma è proprio così. Ti rivelo quali sono e perché.
Il mondo del collezionismo è TERRIBILMENTE affascinante… e a volte è anche molto strano, almeno agli occhi di chi non ne fa parte. Tutto, e dico tutto, può diventare oggetto dell’interesse degli amatori provenienti da tutto il mondo.

Persino, tenetevi forte, i “Gratta e Vinci” usati e non vincenti. Per me è stato incredibile scoprirlo e ho voluto subito approfondire questa piccola nicchia del mercato del collezionismo. Insomma, ecco in quali casi un biglietto “Gratta e Vinci” vecchio e privo di combinazioni vincenti potrebbe fruttarti un piccolo guadagno. Ricorda: devono essere in ottime condizioni di conservazioni e completamente leggibili!
Questi “Gratta e Vinci” sono ricercatissimi dai collezionisti: sono un piccolo tesoro
Cominciamo dai biglietti “Fontana della Fortuna” degli anni ’80, che rappresentano la Fontana di Trevi. Un esemplare in buone condizioni può raggiungere un valore compreso tra 20 e 50 euro. Passiamo ai biglietti “La Città della Fortuna”, ciascuno con l’effige di una diversa città italiana. Una collezione completa di questi “Gratta e Vinci” può valere intorno ai 26,50 euro.

Ne citiamo un altro e cioè il biglietto “Bingo” del 1997, che tra quelli di cui abbiamo parlato è il più costoso in assoluto: un singolo esemplare ha un valore di circa 60 euro!
Biglietti di minor valore
Ci sono anche altri biglietti “Gratta e Vinci” ricercati dai collezionisti, ma ad oggi hanno un valore molto basso sul mercato. Un esempio è l’esemplare “La Città delle Vacanze – Verbania” del 1995, il cui prezzo sul mercato è di circa 2 euro. Infine, citiamo “Battaglia Navale” del 1998 il cui valore ammonta a circa 5 euro.
Sono, insomma, piccole cifre, specialmente se paragonate rispetto a quelle a cui i collezionisti acquistano monete antiche, vecchie macchine da scrivere o per cucire. Ciò nonostante, non si può negare sia un mondo MOLTO affascinante. In fin dei conti, il collezionismo di “Gratta e Vinci” usati offre uno sguardo nostalgico su un aspetto della cultura popolare italiana.

Oltre al potenziale valore economico, questi biglietti rappresentano frammenti di storia quotidiana e riflettono mode, eventi e tendenze di epoche che non torneranno più. Come venire a conoscenza di altri “Gratta e Vinci” rari? Semplice: facendo networking e cioè entrando contatto con altri collezionisti attraverso forum, gruppi social o associazioni può offrire opportunità di scambio e approfondimento.