Set cinematografici terrificanti: quando l’orrore diventa realtà

Esistono set cinematografici noti per essere maledetti, luoghi dove sono accaduti eventi terribili e dove la finzione ha assunto ben altra forma.

Il genere horror è molto amato e apprezzato, ha una lunga carriera alle spalle, dai più classici come Nosferatu (tornato in auge con un nuovo film di recente) a horror più moderni dagli effetti speciali terribilmente veritieri.

Anthony Perkins durante le riprese di Psycho
Set cinematografici maledetti (screen YouTube MovieClips) – GazzettinodelGolfo.it

Una delle ragioni che spinge a guardare questo genere di pellicole è la consapevolezza che si tratti di vicende fantasiose, che nulla hanno di vero, frutto di menti un po’ troppo inquietanti. Eppure su alcuni set dove si sono svolte le riprese di determinati film, sono avvenute delle vere e proprie disgrazie che hanno fatto riconsiderare di molto la questione legata alla finzione. Sono quasi sempre film che parlano di presenze demoniache, ed è proprio come se narrare queste vicende rievocasse delle forze oscure.

Set cinematografici maledetti: quando l’orrore corre sulla pellicola

Se si parla di pellicole horror si pensa subito al film L’esorcista del 1973 del regista William Friendkin tratto dal romanzo omonimo di William Peter Blatty, uno degli horror più influenti di sempre. Sul set di questo film sono avvenuti diversi eventi raccapriccianti. Alcuni attori sono morti dopo aver completato la riprese della pellicola tra cui l’attore Jack Macgowran. Le morti di persone legate direttamente o indirettamente al film furono ben nove.

Ellen Burstyn e Linda Blair hanno avuto problemi importanti alla schiena, la prima a seguito di un incidente sul set ha accusato danni permanenti alla colonna vertebrale. Il set ad un certo punto è perfino andato a fuoco e il regista non sapendo più cosa fare decise di portare un prete per effettuare una benedizione. Infine uno degli attori, Paul Bateson, è stato arrestato nel 1979 accusato di essere un serial killer di omosessuali.

Set del film L'esorcista
Set cinematografici con hanno vissuto eventi oscuri (foto Ansa) – GazzettinodelGolfo.it

Un altro film molto noto e apprezzato dagli amanti del genere è Poltergeist una pellicola del 1982 di Tobe Hopper, scritto e prodotto da Steven Spielberg. Anche qui la sua leggenda oscura vanta ampie ali nere, infatti, poco dopo l’uscita del film una delle star, Dominique Dunne, venne strangolata dal suo ex fidanzato.

Heather O’Rourke invece perse la vita a 12 anni a causa del morbo di Crohn. Si dice che la casa in cui sono stati ambientati i film della trilogia sia stata costruita su un antico cimitero indiano. Anche in questo caso durante la produzione del secondo film della saga, il produttore era convinto che il set fosse pericoloso e chiese ad un prete di fare una benedizione.

Altro giro, altra corsa, altro film terribile: The Amityville Horror, pellicola del 1979 di Stuart Rosenberg. Il primo film della serie tra gli attori vede James Brolin che non era assolutamente convinto di accettare il ruolo. Fino a quando, mentre leggeva la sceneggiatura, all’improvviso non caddero da una gruccia un paio di suoi pantaloni. Quel fatto apparentemente da nulla lo spaventò tanto da spingerlo ad interpretare la parte. Decisione bizzarra, l’effetto sortito probabilmente sarebbe dovuto essere ben diverso.

La casa di Amityville Horror
Orrore su pellicola, il set di Amityville Horror (screen foto YouTube Rotten Tomatoes Classic Trailers) – GazzettinoDelGolfo.it

Quando il film venne rifatto nel 2005 con Ryan Reynolds al posto di Brolin, poco prima dell’inizio delle riprese venne ritrovato un cadavere in un lago nei pressi del set. Si dice inoltre che durante le riprese del film, Reynolds e altri membri del cast e della troupe, si svegliavano ogni mattina alle 3:15, e questo era anche il momento in cui gli omicidi della vita reale hanno avuto luogo a Amityville.

Tra i film horror per eccellenza vi è un nome sopra a tutti: Rosemary’s Baby, pellicola del 1968 di Roman Polański, con protagonista Mia Farrow. Durante la produzione, il produttore cinematografico horror William Castle ricevette una lettera anonima dove c’era scritto che avrebbe “marcito lentamente durante una malattia lunga e dolorosa”.

Poco dopo Castle dovette affrontare un intervento chirurgico per un problema che lo avrebbe afflitto per lunghissimo tempo. Anche il compositore della colonna sonora del film è rimasto coinvolto in questa maledizione, Krzysztof Komeda è morto a causa di un ematoma cerebrale a seguito della caduta da una scarpata.

Il Dakota Building location del film Rosemary's Baby
Set che fanno paura, la location di Rosemary’s Baby, il Dakota Building a NYC (foto Marta Zelioli) – GazzettinoDelGolfo.it

Sul set ci sono stati inoltre diversi casi di intossicazione alimentare e uno dei produttori del film ha avuto un ictus. Per non parlare del legame terribile tra il film e l’eccidio di Cielo Drive, condotto dai membri della ‘Famiglia Manson’ dove rimase uccisa la moglie del regista, Sharon Tate.

Un altro film horror a ‘vantare’ leggende oscure è quello del noto regista Alfred Hitchcock, uno dei titoli più noti e amati, Psycho. L’attrice Janet Leigh sul set aveva due controfigure, una per la scena di nudo nella doccia, Marli Renfro, e una seconda per curare l’illuminazione questa era Myra Davis. È lei la povera vittima di questa oscura storia, la donna venne infatti violentata e uccisa dal suo vicino e tuttofare Kenneth Dean Hunt e si dice che questo sia accaduto proprio a causa del fascino della famosa scena della doccia del film.

Quadro con Janeth Leigh che urla durante le riprese di Psycho
Set cinematografici maledetti (foto Ansa) – GazzettinoDelGolfo.it

Ultimo ma non per disagi meno importanti, il set del film The Omen del 1976 diretto da Richard Donner con Gregory Peck. In questo caso vi furono diversi incidenti di grave entità. Il primo coinvolse l’aereo con a bordo l’attore, questo venne colpito da un fulmine. Tre giorni dopo sullo stesso aereo stava viaggiando David Seltzer e di nuovo venne colpito da un fulmine. Mentre la troupe cinematografica si stava recando a Londra presso la stazione metropolitana di Green Park, questa scoppiò in aria.

Per poter fare delle riprese dall’alto il regista affittò un piccolo aereo che però non utilizzò il giorno stabilito. Quando questo avvenne l’aereo perse quota dopo il decollo e precipitò investendo l’auto dove viaggiavano moglie e figli del pilota. Lo specialista di effetti speciale John Richardson che mise la firma alla celebre sequenza di decapitazione del fotografo, si trovava in Belgio sul set di un altro film. Avvenne un terribile incidente d’auto e a bordo si trovava la sua fidanzata, Liz Moore che perse la vita decapitata da una lastra di metallo.

Quando l’uomo si riprese scoprì che la ragazza era morta vide un cartello stradale con scritto “Je bent weg van Ommen 66.6 km” ovvero “Siete lontani da Ommen 66,6 km”.

Gestione cookie