Da TikTok arriva il rimedio contro lo shopping compulsivo che ci porta a fare acquisti di cui non abbiamo realmente bisogno.
Lo shopping compulsivo rientra tra le “nuove dipendenze” dei tempi moderni e può essere descritto come il bisogno patologico di fare acquisti, anche quando si tratta di prodotti non necessari. Al giorno d’oggi questa tendenza viene incentiva dalle applicazioni e dai siti di e-commerce online, dove si può trovare praticamente di tutto. Dal mondo del web, però, arriva anche la soluzione per dare un taglio alle spese inutili.

In una società basata sul consumismo, cadere nella trappola dello shopping compulsivo non è una rarità. Solamente in Italia, secondo i dati più recenti, ne soffre il 5,5% della popolazione. Si tratta di un disturbo a tutti gli effetti, legato nella maggior parte dei casi ad altre patologie come la depressione. L’acquisto compulsivo di prodotti, infatti, genera un senso di piacere che va a contrastare il malessere interiore.
La voglia irrefrenabile di fare shopping può diventare fonte di stress e spingere a spese che superano di gran lunga le proprie disponibilità economiche. Ad essere maggiormente a rischio di sviluppare tale patologia sono i più giovani, in particolare nella fascia d’età che va dai 20 ai 30 anni.
Shopping compulsivo, con il No Buy Year si combatte il consumismo
Fare una distinzione tra beni di cui abbiamo davvero bisogno e prodotti superflui, senza lasciarsi influenzare dalle mode, andando ad eliminare tutto quello che è inutile è il primo passo per poter uscire dalla bolla dello shopping compulsivo. È ciò a cui punta la sfida del “No Buy Year” nata sui social, in particolare su TikTok.

L’obiettivo è ridurre drasticamente i nostri acquisti nel 2025. Il movimento che ha preso piede sul web, e al quale stanno aderendo tantissimi utenti, invita tutti ad un’importante riflessione. Il No Buy Year prevede di limitarsi a comprare solo ciò che è strettamente necessario invitando a gestire i propri soldi con una maggiore consapevolezza.
Il trend, infatti, affonda le sue radici nella crisi globale determinata dalla pandemia di Covid-19, che ha portato ad un aumento dell’ansia sociale ma anche di quella finanziaria tra la popolazione. Con il No Buy Year si esorta ad una riflessione sul rapporto che ognuno di noi ha col denaro e sull’influenza che mode, social e pubblicità varie possono avere su come spendiamo i nostri soldi.
Oltre a risparmiare, grazie al No Buy Year diventa possibile contrastare lo stress che si lega alla gestione delle finanze trovando un equilibrio di cui gioverà sicuramente il portafogli, come anche l’ambiente, se pensiamo alle conseguenze disastrose di una produzione sempre più basata sulla crescita e sul consumismo sfrenato.