Tatticamente post-partita, Juventus-Napoli 3-0

20131111-100606.jpgA cura di Angelo Capotosto.

Juventus-Napoli 3-0 (2′ Llorente 74’ Pirlo 80’ Pogba)
Tattica: Se la partita di cartello della dodicesima giornata di Serie A doveva ufficializzare un’anti-Roma la risposta sembra inequivocabile. La Juventus ha annichilito fin dal primo minuto il Napoli di Benitez, complice anche il gol (realizzato in fuorigioco di 21 centimetri) che ha scompaginato il piano tattico del tecnico ex Liverpool.
Nonostante le assenze di Chiellini e Liechsteiner la Juventus ha dimostrato di essere ancora la squadra da battere in Italia, checchè ne dica il punto in meno in classifica rispetto alla squadra di Rudi Garcia. Il primo tempo è stato un monologo bianconero in cui Buffon è rimasto praticamente inoperoso e la squadra torinese è andata più volte vicino al raddoppio. Il centrocampo bianconero ha dominato per quantità e qualità con gli esterni di centrocampo Isla e Asamoah vere spine nei fianchi della squadra partenopea. Tevez corre, pressa, sgomita, prende falli e arretra fin sulla trequarti per creare lo spazio per Llorente e per gli inserimenti dei centrocampisti. Il Napoli è frastornato e solo per la bravura di Reina non crolla al tappeto anzitempo.
Nei secondi 45 minuti il Napoli entra in campo con una testa diversa e con Marek Hamsik ha la palla per pareggiare e rimettere in discussione il risultato, ma il giocatore slovacco non centra la porta da buona posizione. Per il resto del tempo la Juve non rischia mai e raddoppia con un miracolo balistico dell’unico giocatore italiano presente nel novero dei candidati al pallone d’oro: Sua Eleganza Andrea Pirlo. Una punizione di una bellezza e di una difficoltà che difficilmente possono essere descritte su un foglio di carta. Per concludere la festa bianconera c’è anche l’eurogol del migliore in campo Pogba, un ragazzo che molto presto diventerà il miglior centrocampista del mondo.
Il Napoli tatticamente ha provato a giocarsela alla pari non adeguandosi al gioco della Juve (magari sguinzagliando un giocatore su Pirlo) e questo atteggiamento da aspirante grande squadra che Benitez sta cercando di infondere ai propri giocatori questa sera non ha pagato. Il Napoli non è ancora pronto per imporre il proprio gioco contro la Juventus e sia questa sconfitta sia quella con la Roma possono incidere sull’autostima della squadra campana. Soprattutto i suoi uomini migliori Higuain, Hamsik e Callejon sono risultati inconcludenti e disorientati dinanzi alla furia della squadra di Conte.
Mente: Anche psicologicamente la Juventus ha surclassato il Napoli. Entrambi dovevano smaltire le scorie e le fatiche della Champions, ma il Napoli è sembrato impreparato ad approcciarsi nel migliore dei modi alla partita. Benitez, oltre che tatticamente, ha deluso anche dal punto di vista delle motivazioni schierando in campo un Napoli molle, sfilacciato e senza mordente. Detto questo la squadra azzurra rimane una delle pretendenti allo scudetto anche perché al ritorno avrà gli scontri diretti contro Juve, Roma e Fiorentina tutti al San Paolo. La Juve da parte sua è stata praticamente perfetta, attenta, cattiva e cinica come nelle migliori occasioni e Conte ha stravinto la sfida con il Re Iberico di Coppa, quelle coppe che tanto mancano all’allenatore leccese e ovviamente a tutto l’ambiente juventino. Ma il tenico salentino ci sta lavorando e vista la Juve di questa sera, c’è da credergli ciecamente.