Scopriamo insieme questa inchiesta che sta facendo letteralmente rimanere senza parole tutti. Ecco quale frutta riguarda, la consumiamo tutti.
Quando dobbiamo comprare la frutta e la verdura cerchiamo sempre di trovare quello che è di stagione e se possibili con la filiera più corta. Una recente inchiesta però sta lasciando tutti completamente senza parole. Cerchiamo di capire quale frutto molto utilizzato è stato incriminato per un elevata presenza di pesticidi.

Sicuramente non sono qualcosa che fa bene alla nostra salute, anzi! Quindi non ci perdiamo in troppe chiacchiere e scopriamo i dati importanti di questa ricerca. Ecco quello che devi sapere.
Frutta e pesticidi, in questo prodotto è elevatissima la presenza
Nei grandi supermercati o nei vari banchi della frutta possiamo trovare l’uva praticamente tutto l’anno. Ci sono moltissime varietà disponibili, sia con i semi che senza. E’ facile immaginare che per garantire la presenza praticamente sempre ci possono essere anche delle importazioni dall’estero. solitamente arrivano dal Brasile o dal Perù se ci troviamo tra novembre e dicembre.

Mentre tra gennaio e marzo dal Sudafrica o dalla Namibia, Tra marzo ed aprile da Argentina e Cile, mentre tra maggio e giugno Egitto, Marocco ed Israele. Solamente a partire da giugno ad ottobre arriva dal nostro bel paese, l’Italia e poi dalla Spagna, Grecia e Francia. In una recente inchiesta il CVUA di Stoccarda ha deciso di esaminare tutta quest’uva.
Ed ecco che ha trovato tra gennaio ed ottobre 2024, come riporta anche Il fatto alimentare, su 64 campioni analizzati, di cui 61 di origine biologica, sono stati trovati dei residui di pesticidi. Dai studi fatti si percepisce che l’uva proveniente da fuori l’Unione Europa ha un numero maggiore di pesticidi, parliamo di 1,9 mg/kg contro 0,57 mg/kg.
In tutti i campioni, poi, non erano presente solamente pesticidi ma anche residui di altre sostanze. In media erano otto principi attivi fino ad arrivare ad un campione con ben 19 principi diversi. Ma come mai accade? Molto spesso perché occorrono dei fungicidi o insetticidi per questo tipo di piante. Solamente in otto campioni provenienti da Paesi terzi erano presenti pesticidi non autorizzati o in quantità oltre il limite.
Come si legge in un campione proveniente dalla Namibia era presente un glufosinato, ovvero un erbicida ad ampio spettro che è stato vietato nella Comunità Europea dal 2018. Quindi prestiamo sempre attenzione a quello che compriamo e ricordiamoci di lavare la frutta e la verdura senza dimenticare nessun passaggio per il nostro bene.