Buone notizie per i percettori dell’Assegno Unico, che noteranno un aumento dell’importo a partire dal 20 gennaio 2025, ecco a quanto ammonta.
Ormai da tempo sono tanti i cittadini che ricevono l’Assegno Unico e che lo ritengono un sostegno provvidenziale, proprio per la stessa natura per cui è nato. Si tratta infatti di una misura pensata per aiutare le famiglie a crescere i loro figli, non a caso viene concesso fino al compimento dei 21 anni per ogni figlio a carico, senza limiti di età invece per i figli disabili.

Il sostegno spetta a tutte le categorie di lavoratori (sono compresi autonomi, disoccupati e pensionati) e ha un importo che può variare a seconda dell’ISEE, che rappresenta un fattore importante per valutare il reddito di ogni contribuente. A partire da questo nuovo anno la situazione è però cambiata, fortunatamente in positivo, con una modifica della cifra spettante ai beneficiari ritoccata verso l’alto, non può quindi che essere importante sapere l’entità della variazione.
Come cambia l’Assegno Unico a gennaio 2025
A chiarire le modifiche agli importi dell’Assegno Unico è stato l’INPS attraverso un’apposita circolare, sottolineando innanzitutto il leggero slittamento nell’accredito, che è previsto dal 20 gennaio 2025. Si tratta di un cambiamento dovuto all’adesione dell’Inps al nuovo sistema Re.Tes. (Reingegnerizzazione delle procedure di Tesoreria) della Banca d’Italia, relativo ai servizi della Tesoreria dello Stato in vigore dal 1° gennaio 2025.

Nonostante i disagi generati per la mancata ricezione dell’importo nei tempi inizialmente previsti, si punta in questo modo a snellire le procedure amministrative allineandole con l’evoluzione dei sistemi e degli strumenti di pagamento. Entro la fine del mese è inoltre previsto l’accredito delle rate spettanti qualora fosse previsto un conguaglio, a credito oppure a debito.
Il tasso ISTAT provvisorio dello 0,8% per l’anno 2024 porterà come accade sempre a una variazione degli importi sia per le pensioni sia per quanto riguarda l’Assegno Unico. Chi temeva che questo potesse comportare una modifica in negativo può stare tranquillo, questa volta il ritocco sarà verso l’alto.
L’ufficialità a riguardo arriverà a breve, ma già da ora è possibile farsi un’idea piuttosto precisa della situazione. Chi ha un figlio che è ancora minorenne avrà diritto a 201 euro (199,4 nel 2024) con Isee fino a 17.227,33 euro (17.090,61 nel 2024); per Isee superiori. Si scende fino a 57,5 euro (57 nel 2024) con Isee da 45.939,6 euro (45.574,96 nel 2024).

È previsto invece un dimezzamento per i figli dai 18 ai 21 anni, in questo caso si va da 97,7 euro (96,9 nel 2024), con Isee fino a 17.227,33 euro (17.090,61 nel 2024), fino a 28,7 euro (28,5 euro nel 2024) con Isee da 45.939,6 euro (45.574,96 nel 2024). Sono invece stati approvati aumenti per i figli maggiori al secondo, così da dare un sostegno più importante alle famiglie numerose. Si va da a 39,1 euro (38,8 nel 2024) con Isee fino a 17.227,33 euro (17.090,61 nel 2024) fino a 17,2 euro (17,1 nel 2024) con Isee da 45.939,6 euro (45.574,96 nel 2024).
Esistono poi delle situazioni in cui l’importo è fisso, anche in questo caso si deve registrare un incremento. Questo il quadro generale: figli non autosufficienti 120,6 euro (119,6 nel 2024); figli disabili gravi 109,1 euro (108,2 nel 2024); figli con disabilità media 97,7 euro (96,9 nel 2024); figli 18-20 anni disabili 91,9 euro (91,2 nel 2024).
Chi percepiva già l’Assegno Unico non dovrà presentare alcuna domanda. A partire dal 2025 è in vigore inoltre un’altra novità importante, il beneficio non influenzerà più il calcolo dell’Isee ma solo per quanto riguarda l’accesso al bonus nido.