Cosa succede se a commettere un errore fiscale è il fisco e non un contribuente? La legge dice questo in merito a eventuali risarcimenti danni.
Poniamo il caso di ricevere un messaggio da parte dall’Agenzia delle Entrate e che in questo messaggio sia stabilito l’obbligo di pagare un tributo al fisco. Allo stesso tempo, però, poniamo il caso di aver già versato tutte le tasse e di essere totalmente in regola con i pagamenti.

Il nostro primo pensiero sarebbe che debba esserci stato un errore. E in effetti alle volte può capitare che non siano i cittadini a essere in torto, ma che l’AdE commetta degli errori. Di certo una notifica del fisco può essere scioccante, dunque ci si potrebbe chiedere: “ho diritto a un risarcimento danni?“.
Per rispondere a questa domanda possiamo fare riferimento a quanto stabilito dalla Corte di Cassazione in merito a una richiesta di risarcimento per lo “shock tributario” subito da una contribuente in seguito a una segnalazione dell’AdE che si è poi rivelata sbagliata.
Se il fisco sbaglia si può chiedere un risarcimento per shock tributario: quali sono i requisiti
Con questa espressione si fa infatti riferimento allo stato d’ansia che una segnalazione da parte del fisco, magari per la riscossione di una cifra molto elevata, può provocare. Chi vuole ottenere un risarcimento per shock tributario, però, deve rispettare determinati requisiti.

Innanzitutto deve dimostrare l’esistenza di un danno biologico tramite una perizia psichiatrica. In secondo luogo deve dimostrare anche un nesso di causalità tra il danno psicologico subito e la segnalazione del fisco. Infine anche la gravità del danno può influire sul risultato della richiesta di risarcimento.
Ebbene, con l’ordinanza n. 1036/25 la Cassazione ha negato un risarcimento alla donna che lo aveva richiesto. Proprio perché la perizia psichiatrica non aveva dimostrato oltre ragionevole dubbio che lo stato psicologico della donna dipendesse esclusivamente dalla segnalazione del fisco.
In questi casi è inoltre doveroso sottolineare come le reazioni psicologiche a determinati eventi siano enormemente influenzate dalla soggettività. Un soggetto, ad esempio, potrebbe non subire alcun danno e magari gioire del fatto che non dovrà versare una cifra esosa al fisco.
Un altro, invece, potrebbe reagire in maniera del tutto differente. Le perizie e le valutazioni della Cassazione, in questo senso, servono sia a tutelare i soggetti più vulnerabili che a evitare scorrettezze da parte di alcuni “furbetti”.