Formia, confessa ma viene assolto

Il Giudice Monocratico del Tribunale di Cassino ha pronunciato sentenza di assoluzione nei confronti di un uomo, originario di Minturno, pluripregiudicato per reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti, possesso di armi e reati contro il patrimonio.

Nel 2015 il Commissariato della Polizia di Stato di Gaeta, su informazione da fonte confidenziale, aveva messo sotto controlo il 39enne per trasporto di droga o armi. Fermato nei pressi di Formi,a al momento della perquisizione gli agenti trovarono sotto il suo sedile, nascosti nella fodera, vari coltelli di cui era vietato il porto, di cui veniva disposto il sequestro.

L’uomo, che si assumeva a verbale la paternità di quanto rinvenuto veniva denunciato per possesso illegale di armi, con conseguente processo presso il Tribunale di Cassino.

In aula, tuttavia, il difensore, l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, ha chiesto ed ottenuto la declaratoria di inutilizzabilità della confessione resa alla Polizia in assenza del legale e opponendosi a che i militari, escussi in udienza, potessero riferire quanto appreso durante il fermo e la perquisizione dall’imputato, ha fatto venire meno la confessione e la conseguente prova della colpevolezza dell’imputato, che veniva assolto per non aver commesso il fatto.