Le divise militari oltre a sancire una stretta appartenenza che lega un essere umano ad uno specifico Corpo o Arma ci ricordano, con profondo orgoglio, anche la storia che lo stesso ha affrontato nel corso dei secoli. Proprio grazie all’ausilio delle divise l’Italia, nel 1974, ha commemorato il 200° anniversario della Guardia di Finanza rappresentando, su 4 francobolli, ben dodici militari con indosso le uniformi storiche. L’ultimo restyling sulle divise dei finanzieri è stato effettuato pochi anni fa ed ha riguardato principalmente il colore. Un cambio di passo che però ci rimanda indirettamente a quel 1 ottobre del 1774 quando, per volere del Re di Sardegna, Vittorio Amedeo III, venne costituita la “Legione Truppe Leggere“.
All’epoca non esisteva in Italia nessun Corpo speciale per la vigilanza finanziaria sui confini, oltre che per la difesa militare delle frontiere. Circa cento anni dopo, nel 1862, venne istituito il “Corpo delle Guardie Doganali” con compiti di vigilanza e difesa dello Stato, traslato, con la Legge n. 149 del 1881 in “Corpo della Regia Guardia di Finanza” con la specifica funzione di “impedire, reprimere e denunciare il contrabbando e qualsiasi contravvenzione e trasgressione alle leggi e ai regolamenti di finanza, di tutelare gli uffici esecutivi dell’amministrazione finanziaria come pure di concorrere alla difesa dell’ordine e della sicurezza pubblica“.
Un’evoluzione che prosegue sino al 1923 quando nasce la “Polizia Tributaria Investigativa”, eccellenza e motivo di prestigio per l’intero Paese. Il 21 giugno 2015 si festeggerà il 241° anniversario della fondazione con ampie celebrazioni in particolar modo nella capitale, ove ha sede il Comando Generale, rappresentato anch’esso su un francobollo nel 2006 dal facciale di € 0,60. Una giornata importante per tutti i militari ed i cittadini che celebra un’istituzione di prestigio invidiata da più parti.
a cura di Alessandro Di Tucci
