“Salvini deve stare a casa”, le precisazioni dell’ASL di Latina

In merito alla presunta affermazione “Salvini deve stare a casa”, si precisa che, durante l’intervista rilasciata a Radio Capital a fronte della richiesta di informazioni sulle posizioni dei leader della Lega che hanno partecipato al comizio elettorale di Terracina, è stato risposto che non vengono rilasciate dichiarazioni su singoli casi per quanto riferibili a persone note. Sono state invece richiamate le regole di comportamento generale che sono, in estrema sintesi, le seguenti: “se una persona risulta essere un contatto primario di un soggetto positivo, lo stesso viene posto in isolamento fiduciario per il periodo di quarantena e resta in isolamento anche a seguito di un primo tampone negativo poiché il contagio da COVID-19 potrebbe emergere successivamente sempre nell’ambito del periodo di quarantena. Per i soggetti che non sono considerati contatti primari e che vengono sottoposti a tampone di controllo, è necessario che gli stessi stiano in isolamento fino ad esito del tampone.”

Se un soggetto, indipendentemente da come si chiama o dal ruolo che svolge, rientra o meno tra quelli che devono rispettare l’isolamento fiduciario, dipende dal suo status di “contatto primario” o dal fatto che ha effettuato un tampone di controllo.

È evidente che l’interesse mediatico, generato dal rilievo della situazione di positività di un soggetto nell’ambito di una iniziativa politica, può comportare che alcune dichiarazioni possano anche essere male interpretate. Se non si è riusciti ad essere sufficientemente chiari nel corso dell’intervista dispiace, ma il senso autentico della dichiarazione consisteva nel riportare l’attenzione sulle regole generali e non certo argomentare su posizioni individuali.

Latina. 06.10.2020

Comunicato stampa ASL Latina