“Sono nata dal piombo”, la scrittrice Simona Mannucci a confronto con gli studenti

di Valeria Rubino

La palestra del liceo “M.T.Cicerone” ha ospitato ieri l’atteso incontro con la scrittrice Simona Mannucci alle prese con la presentazione del suo primo romanzo “Sono nata dal piombo”.
“Un incontro per ‘formare i giovani e appassionarli a un nuovo mondo: quello della lettura”: così il dirigente scolastico Pasquale Gionta.
“Sono nata dal piombo” parla di Anna, figlia di un reduce del campo di prigionia di Breitenau.
Una donna forte ma al tempo stesso fragile che cerca di aggrapparsi con tutte le sue forze a sogni e sentimenti: quelli provati per una famiglia povera, intessuta di relazioni affettive conflittuali e quelli provati per un giovane di nome Augusto. La vicenda è ambientata in un immediato dopoguerra, in una terra che già dal nome risulta familiare: Gaeta.
Il tutto procede con un ritmo incalzante che si evolve in un modo tutto suo, è un perdersi e ritrovarsi. Un odio-amore che mette a dura prova la protagonista, sempre e in ogni istante, fino ad arrivare ad un unico, inaspettato finale.
Le domande poste sono state numerose e come sempre ben apprezzate, le riflessioni profonde.
Tra tutte una che chiedeva:
” Anna, la protagonista del racconto è una donna forte. Da cosa dipende la sua forza? Da cosa dipende la forza di tutte le donne?”
La risposta data:
” Anna è una donna forte perché cresciuta come tale, tante le situazioni e le persone che l’hanno aiutata a crescere e a diventare quella che è. La forza di tutte le donne dipende dalla loro attitudine a non lasciare mai la presa, a combattere sempre per sé stesse e per gli altri. Dove non arriva Dio ci arrivano le donne”.
Un libro che va letto e fatto proprio perché travolge. Conduce in un vortice di colori ed in turbinio di emozioni dalle quali è difficile restare indifferenti.

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