​Welfare, territorio e corpi intermedi, il Seminario

Terzo appuntamento al Cesv sulla riforma del terzo settore

Prenderà il via Giovedi 19 gennaio alle ore 17.30 presso la sede del CESV-SPES, centro servizi per il volontariato (viale Nervi, torre 5)  il III Seminario sulla riforma del Terzo Settore, organizzato dalle ACLI Provinciali di Latina, dal CESV e dallo SPES. Il tema dell’incontro, aperto al pubblico, sarà  “welfare, territorio e corpi intermedi”.

Il relatore dell’incontro sarà Antonio Russo, responsabile nazionale delle ACLI per il welfare, mentre numerosi saranno gli intervenni che si alterneranno. Tra questi quello di Ivan Simeone (Confartigianato); Edgardo Bellezza (Confcooperative); Riccardo Pedrizzi (Ucid). Per le Acli interverrà anche il presidente Maurizio Scarsella che si alternerà con esponenti del mondo della scuola come Cinzia Romano, della sanità (sarà presente Marcello Ripepi) e della previdenza sociale (previsto l’intervento dell’avvocato Maria Cristina Di Pofi).

Il seminario sarà introdotto dal Rfsa-Direttore provinciale delle ACLI Nicola Tavoletta e moderato dalla rappresentante del CESV Simona D’Alessio.

L’incontro rappresenterà l’occasione anche per fare il punto sul dibattito aperto dalle Acli sul nuovo  welfare territoriale e sulle proposte mosse alle amministrazioni locali. Un appello, quello delle Acli, che si è concretizzato in una lettera invitata a tutti i sindaci e ai rappresentanti dei partiti provinciali attraverso la quale si è chiesto di attuare, anche in provincia, i contratti di collaborazione, vigenti in circa 100 comuni in Italia: tra i quali Bologna, Cortona, Narni, Terni, Acireale, Genova e Bari.

“L’impegno delle organizzazioni e degli amministratori deve essere quello della riduzione delle disuguaglianze, come auspicato con tale proposta nelle settimane scorse, ma anche sostenuto nella riunione del Word Economic Forum riunito a Davos, in Svizzera, in questi giorni – ha spiegato Nicola Tavoletta, direttore provinciale delle Acli -. L’Oxfam Italia ha calcolato che l’1% degli italiani ha posseduto l’anno scorso il 25% delle ricchezze nazionali, mentre l’anno precedente era il 23%, quindi la disuguaglianza è in crescita. La ricchezza nazionale è di 9973 miliardi di dollari: il 20% degli italiani ne possiede il 69,1% , un altro 20%  il 17,6% delle ricchezze e  il restante 60% dei cittadini il 13,3%. Le ACLI Provinciali di Latina sono convinte che la diminuzione delle disuguaglianze parta dalla ridistribuzione del patrimonio pubblico non utilizzato e quello privato abbandonato; una ridistribuzione condivisa di ricchezza per mettere in circolo nuove attività per l’iniziativa di chi non ha mezzi per iniziare, ovviamente sempre con azioni organizzate in rete”.