“MÖBIUS. La fine e l’inizio” di Carmine Belfiore: il tempo è un’illusione

Genere: Fantascienza
Pagine: 744
Prezzo: 32,40 €
Codice ISBN: 979-12-21456-22-6

Nel romanzo distopico “MÖBIUS. La fine e l’inizio” di Carmine Belfiore sono contenute interessanti riflessioni sul nostro futuro che si preannuncia poco roseo, sulla tecnologia che avanza inesorabilmente, sul nostro mondo che è sempre più sofferente e su un’umanità che è spesso anestetizzata, inconsapevole e confusa. Il protagonista dell’opera, Tom Sanders, sa invece il fatto suo: lui è pienamente cosciente di vivere in una realtà condannata dalla sua stessa razza, e sta cercando una via di fuga; siamo nel 2198 e ormai la speranza ha gli stessi contorni dell’utopia. Tom, brillante scienziato, non vede futuro per il pianeta Terra; lo sanno tutti che la situazione è disastrosa ma si sono ormai assuefatti a quella triste verità: egli, invece, vuole lottare, vuole salvarsi, egoisticamente, perché tanto il resto è perduto e le persone che ha intorno sono già morte, anche se si ostinano a respirare – certo, con le maschere per l’ossigeno. Il mondo abitato da Tom non ha più aria respirabile, è tormentato da temperature insostenibili, vede la propria vegetazione devastata da immani incendi, assiste impotente alla cancellazione delle razze animali, e in ultimo, ma con meno angoscia, di quella umana. Tom si è messo quindi in testa di costruire un “Rilocatore spazio-temporale”, basandosi sui suoi studi e sulle sue idee geniali; le sue elucubrazioni sul tempo – e sull’illusione in cui tutti gli esseri umani sono caduti, credendo davvero che esista un prima e un dopo definibili come punti fissi – lo hanno portato a credere di poter viaggiare nel passato: «Tempo e spazio sono collegati. Se ne era accorto Einstein che aveva creato per la prima volta il concetto di spaziotempo e aveva capito che questo era influenzato dalla gravità, come aveva detto nella sua teoria della relatività generale: al crescere della forza di gravità il tempo rallenta. Dunque quella che noi chiamiamo “forza di gravità” non è affatto una forza, bensì una curvatura dello spazio. Secondo la teoria della relatività si può quindi ipotizzare di far ruotare il tempo ad anello in modo da viaggiare verso il passato e poi al contrario verso il futuro, in una specie di tubo, un tunnel spazio-temporale». Carmine Belfiore ci conduce in una storia appassionante e che non lascia passivi, perché ci invita a ragionare insieme al suo protagonista su concetti importanti, di spessore filosofico e scientifico; l’avventura di Tom è quella di tutti noi, persi nel tempo e nello spazio e bisognosi di avere un punto di riferimento, di avere controllo sul nostro destino.

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