Formia, tentano di incassare un vaglia postale da 100mila euro falso: arrestate due donne

Nel corso dei servizi di controllo del territorio predisposti dalla Questura di Latina, nella mattinata di ieri , tramite 113 è giunta una richiesta di intervento presso l’Ufficio Postale di Formia ubicato in via Vitruvio ove veniva segnalata la presenza di due donne che stavano tentando di incassare un vaglia postale del valore di 100.000 Euro dubbia provenienza.Gli agenti della squadra volante del commissariato di Formia, giunti tempestivamente sul posto, prendevano contatti con il direttore di predetto ente, il quale dopo aver indicato le due donne resesi responsabili del tentativo di truffa, mostrava il vaglia in argomento. L’operatore addetto allo sportello ove le donne si erano presentate riferiva che le stesse porgendo il titolo in argomento richiedevano di versarlo sul proprio conto corrente postale. Nell’effettuare i dovuti adempimenti telematici constatava che il beneficiario del vaglia era in realtà altro soggetto, assolutamente estraneo alle istanti ancora presenti presso quell’ufficio postale. Inoltre la data di emissione presente sul vaglia era 06.04.2017, mentre quella presente sulla matrice era 02.05.2017. Risultava pertanto evidente l’avvenuta falsificazione del titolo di credito che veniva posto in sequestro.
Gli ulteriori accertamenti permettevano di evidenziare che le due donne identificate in M. S. 56enne di Roma residente a Gaeta e M. R. 25enne di Roma residente a Gaeta nella giornata di ieri avevano aperto un conto corrente postale sul quale ordinavano di versare il vaglia da Euro 100.000,00.
In virtù di quanto emerso, si è proceduto al loro arresto in flagranza del reato di truffa. Da accertamenti espletati in banca dati si apprendeva che entrambe annoveravano pregiudizi di polizia ed una in particolare risulta colpita da diversi fogli di via obbligatorio. Il P.M. di turno presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino Alfredo Mattei, ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari al fine di essere tradotte nella mattinata di oggi al Tribunale di Cassino per essere giudicate con rito direttissimo.
Sempre nel corso dei medesimi servizi , nella maglia dei controlli realizzati , è incappato un pluripregiudicato originario di Napoli , già allontanato dal territorio formiano con foglio di via obbligatorio. L’uomo di circa 40 anni è stato perquisito e trovato in possesso di sostanza psicotropa che è stata immediatamente sequestrata dal personale della squadra di P.G.. Condotto negli Uffici del commissariato di via Spaventola è stato deferito in Prefettura per uso personale di sostanza stupefacente nonché denunziato all’A.G. per violazione del divieto di ritorno emesso dal Questore di Latina.
Un altro soggetto è stato denunziato all’autorità giudiziaria di Cassino per essere stato l’autore dell’ennesima truffa on line raccolta dal personale dell’Ufficio denunce del commissariato di Formia. Trattasi di un uomo originario di Bari, di una trentina di anni, esperto in tali tipi di reati. La tecnica consolidata è quella di carpire la fiducia della propria vittima offrendo sul mercato prodotti a prezzi assai convenientie e con una serie di garanzie che poi vengono meno al momento della realizzata truffa. Anche in questo caso si è trattato di un apparecchio elettronico offerto sulla rete, che non è stato consegnato dopo il pagamento della cifra pattuita. Si è giunti alla individuazione dell’autore dell’inganno incrociando i dati del numero di telefono utilizzato per le trattative, con i dati di accreditamento della somma di denaro inviata dall’ignaro acquirente.
Altri due soggetti , provenienti da Napoli sono stati denunziati per sostituzione di persona truffa e quant’altro ravvisabile a seguito di una denunzia querela presentata da una donna che lamentava un cambio di operatore non richiesto, per il contratto di fornitura del gas presso la propria residenza in Gaeta.
Gli accertamenti eseguiti hanno consentito di appurare che il nuovo operatore, la Società Enel Energia S.p.A., era in possesso di un modulo di adesione a nome della denunciante, verosimilmente con firma apocrifa, e della bolletta del gestore precedente Eni Gas & Power relativa al periodo marzo – giugno 2016 che la querelante ha affermato non aver mai ricevuto. Da quanto descritto si è presunto che, sottraendo la suddetta corrispondenza, l’autore del reato avesse preso cognizione dei dati dell’utenza sufficienti a compilare il modulo di adesione. L’attività pertanto proseguiva rintracciando il titolare dell’agenzia incaricata alla compilazione del modulo di adesione in questione, avente sede in Napoli , tra l’altro controllato a Formia in via Rotabile da personale della volante di questo Commissariato che accertava nella circostanza, che stava proponendo contratti per conto di Enel Energia. Ascoltato tale individuo si appurava il meccanismo attraverso il quale si conclude il contratto e gli accorgimenti utilizzati da quella società per evitare le frodi. In particolare veniva individuato il nome del consulente che aveva effettivamente concluso il contratto, il cui nominativo è trascritto sul modulo ed il numero telefonico contattato per chiedere conferma della volontà di perfezionare il rapporto di fornitura. In tal maniera si è identificato il nome di un dipendente dell’agenzia incaricata ed il numero della compagna di questi. Riscontrata la diretta conoscenza tra i due soggetti, è apparso evidente che il dipendente, venuto a conoscenza dei dati personali della denunziante attraverso la bolletta Eni prelevata dalla sua cassetta postale, al fine di ottenere una provvigione, avesse compilato a nome della denunciante il modulo di adesione Enel Energia, indicando nello spazio relativo al numero telefonico, l’utenza della propra compagna la quale, a sua volta, interpellata per la verifica dell’adesione contrattuale, ha finto di essere la denunciante, acconsentendo all’attivazione della nuova fornitura. Per quanto sopra la coppia originaria di Casoria, nota per analoghi precedenti di reato, è stata denunziata all’autorità giudiziaria.