35 anni dopo il terremoto famiglia di #Itri ospite di un nucleo familiare di Nusco accolto a Itri dopo il sisma in Irpinia

Peppino Stamegna

Peppino Stamegna
Peppino Stamegna
35 anni fa padre, madre e due figli di Nusco vennero ospitati a Itri dalla famiglia di Giuseppe Stamegna, il quale non aveva alcun rapporto di parentela, né conosceva le sfortunate vittime del sisma in Irpinia. Oggi, quella famiglia, allargata con l’arrivo di una nuora, un genero e alcuni nipotini, vuole attestare la sua sempre viva gratitudine nei confronti di colui che a Itri rappresenta l’icona della simpatia e della sponsorizzazione di tante iniziative culturali, sportive e sociali. Stamegna, il popolare “Peppino” il cui nome è legato al minibasket, a maratone podistiche, a gare ciclistiche, a escursioni in montagna, alla rappresentazione scenografica dell’Ultima Cena e di altri eventi cui non fa mai mancare il suo apporto concreto in termini di premi e di cibi e bevande utilizzati dagli organizzatori per rifocillare tutti i partecipanti, trascorrerà il Natale, insieme con la moglie, Eria La Rocca, e il figlio Bruno, presso quella famiglia di Nusco che, nei giorni del dolore, successivi alla tragedia del 23 novembre 1980, di cui l’orologio fermo alle 19,33 sulla facciata del campanile di Balvano resta l’immagine dolorosamente emblematica, trovò calore umano e ospitalità nella famiglia itrana al cui fianco gli irpini scoprirono la grande umanità che connota la personalità dei suoi componenti. A Nusco, Eria, Bruno e papà “Peppino”, titolare e conduttore di una rinomato supermercato di generi alimentari e di un negozio di dolciumi, di vini e di liquori autenticamente “di nicchia” verranno presentati ai parenti degli sfollati del 1980 in quel paesino di 4200 abitanti dove viene dato per sicuro anche l’incontro con il sindaco del centro collinare, quel Ciriaco De Mita che, a 86 anni, dopo aver rivestito gli incarichi più prestigiosi, da Presidente del Consiglio dall’aprile 1988 al luglio 1989, segretario nazionale della Democrazia Cristiana, europarlamentare, ha concluso la sua carriera ottenendo un plebiscitario consenso elettorale che lo ha consacrato sindaco del piccolo centro irpino dove l’ex leader della sinistra di Base della DC era nato. E sono in molti a giurarlo che la simpatia di “Peppino” saprà conquistare anche il carattere “forte e combattivo” della gente dell’Irpinia dove i valori della riconoscenza e dell’ospitalità vengono coniugati con quelli della quotidiana laboriosità che non conosce tregua nell’arco dell’esistenza.

Di Orazio Ruggieri