Cultura, la rotta di Enea è itinerario certificato dal consiglio d’Europa

Rotta di Enea Rotta, mappa Enea da Eneide. ANSA/ UFFICIO STAMPA ASSOCIAZIONE ROTTA DI ENEA +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

Cinque Paesi, ventuno tappe, sette siti Unesco e tre parchi nazionali. La mitica Rotta di Enea che ripercorre il viaggio dell’eroe cantato da Virgilio è ufficialmente itinerario culturale riconosciuto dal Consiglio d’Europa. La cerimonia nella Curia Iulia del Parco archeologico del Colosseo ha sancito l’ingresso del percorso nella rete già composta da 45 progetti alla presenza dei rappresentanti istituzionali dei paesi coinvolti: Turchia, Grecia, Tunisia, Albania e Italia, dove la rotta di Enea si snoda tra Puglia, Calabria, Sicilia, Campania, Basilicata e Lazio. “Oggi viene suggellato quello straordinario patrimonio di relazioni mediterranee messo in campo dal progetto che lo scorso maggio ha ricevuto il riconoscimento di itinerario culturale dopo un severo percorso di selezione. Esprimo la mia più profonda soddisfazione perché il Parco ha voluto aderire e sostenere concretamente fin dall’inizio, convinto della rilevanza culturale dell’iniziativa”, ha detto il direttore del Parco del Colosseo, Alfonsina Russo. Il riconoscimento arriva dopo un “intenso lavoro” iniziato nel 2017 dall’associazione Rotta di Enea che con il nuovo itinerario ha voluto “sostenere i valori racchiusi nel poema virgiliano: il Mediterraneo come mare che unisce e non divide”, ha spiegato il presidente dell’associazione, Giovanni Cafiero. Il viaggio parte dalla Turchia, da Troia, Antandros e il Parco nazionale del Monte Ida, si prosegue in Grecia con Delos, Creta e Lefkada, poi in Albania con Butrinto e si arriva in Italia. La Puglia con Castro, poi la Calabria con Crotone-Hera Lacinia e l’immancabile Sicilia con Trapani-Erice-Segesta. La tappa successiva è in Tunisia con Cartagine, per arrivare poi in campania con Palinuro e Cuma-Pozzuoli, e infine il Lazio con Gaeta e Lavinium fino a Roma, dove Enea incontra Evandro, il re del villaggio sul Palatino. 

“Questo itinerario valorizza l’arte e la cultura che abbiamo nel nostro territorio e che è stata fortemente colpita dalla pandemia. Stiamo supportando a 360 gradi una ripartenza che sia inclusiva e in questo senso la Regione Lazio è accanto a questo progetto e collaborerà per potenziarlo”, ha tenuto a dire l’assessora regionale alla Cultura, Alessandra Troncarelli, mentre la presidente del I Municipio di Roma, Lorenza Bonaccorsi, in fascia tricolore per rappresentare il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha sottolineato il “risultato incredibile di questo riconoscimento europeo. Il cammino ci ricorda quanto sia importante rafforzare il dialogo, l’accoglienza e la tolleranza attraverso incontri con culture diverse”. L’ingresso della rotta di Enea negli itinerari culturali riconosciuti dal Consiglio d’Europa arriva nell’ambito del semestre di presidenza italiana del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa. “Tra gli obiettivi della presidenza- ha detto infine Valeria Biagiotti, capo della task force per la presidenza italiana- c’è un rinnovato impegno dei valori riconosciuti dal Consiglio, come l’attenzione a temi che possano favorire il dialogo, tra cui la cultura”.