Capitale della Cultura 2026, ottime chance per Gaeta

Sindaco di Gaeta Cristian Leccese

Gaeta punta alla vittoria come Capitale della Cultura 2026 con la candidatura «Blu, il clima della cultura». La città ha presentato il progetto che punta sul blu come simbolo di un nuovo umanesimo per trasformare l’economia che nasce dall’Arte e la Cultura, in un mezzo per la felicità e il benessere degli esseri umani.

La candidatura conta su 133 partner tra enti e fondazioni locali e nazionali. Il sindaco Cristian Leccese ha presentato la candidatura al Ministero della Cultura il 4 marzo scorso, evidenziando l’importanza del progetto di sviluppo territoriale basato sul blu come paradigma di positività per l’uomo. Il Primo Cittadino ha fatto la presentazione a braccio, con totale padronanza dei molti temi, a supporto di una candidatura coinvolgente.

L’inizio del programma per Gaeta come Capitale della Cultura è previsto per il 18 aprile 2026 a Ventotene durante le celebrazioni della Ceca (Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio). Saranno proposti sessanta progetti culturali, inclusa l’inaugurazione di un museo dell’Unità d’Italia e progetti come «Favole di Luce» e il Campus delle tecnologie del mare. Ad ottobre di quest’anno nasce «Gaeta città d’Arte permanente», che già mira alla ribalta internazionale, con Caravaggio, Botticelli, Mitoraj e altri. Quindi più che pronti per il 2026.

Gaeta sta già lavorando su progetti di recupero urbano, riqualificazione e nuove infrastrutture con finanziamenti significativi anche da fondazioni private e società benefit. L’assessora alla Cultura della Regione Lazio, Simona Baldassarre, ha sottolineato l’importanza di sostenere interventi a favore del patrimonio culturale con un piano di interventi di 24 milioni di euro. Il Lazio punta sulla cultura come motore di sviluppo, e la Regione è in totale supporto al dossier presentato da Gaeta.

Una presentazione letteralmente spettacolare , con poesie, balli e canti ed applausi a scena aperta, anche da parte della stessa commissione giudicante. La cultura è stata di casa , grazie a Gaeta, nella sala Spadolini del ministero della cultura. Infine la governance, di altissimo livello , con protagonisti il presidente della Camera di Commercio Latina-Frosinone Giovanni Acampora, il rettore dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale Marco Dell’Isola ed il presidente di Cethegus spa Leonardo Valle. La governance è stata definita una «Casa di Vetro», autorevole e completamente trasparente. Presenti tutti e 25 i sindaci delle province di Frosinone e Latina che sostengono la candidatura, il presidente della Provincia di Latina e le Fondazioni e società benefit a supporto , capitanate dalla stessa Cethegus.

Un successo palese, partecipato, coinvolgente. La piccola Gaeta stupisce ancora, e punta alla vittoria, adesso con maggior convinzione. È senza dubbio uno dei dossier più completi tra quelli in finale. Da settimane, la grande stampa nazionale sembra seguire, con crescente interesse, le sorti di questa vera e propria Cenerentola d’Italia.