Carenza idrica, i Comitati contro Acqualatina: “Noi la crisi non la paghiamo”

I Comitati Spontanei di lotta contro Acqualatina di Formia e Gaeta si sono riuniti per affrontare la problematica dell’ennesima crisi idrica che sta colpendo ancora una volta il territorio come da noi previsto. Ricordiamo a tutti i cittadini che tali comitati esistono da anni e che in tempi non sospetti si sono battuti contro le ingiustizie, i disservizi di Acqualatina e la complicità dell’Amministrazione comunale e delle minoranze. Tali campagne hanno condotto anche a vittorie quali l’approvazione della Delibera di iniziativa popolare da noi promossa contro la privazione dell’acqua ai morosi. E’ opportuno chiarire da subito alcuni aspetti:
Acqualatina è una Società partecipata al 51% dal pubblico e per il 49% dal privato. La cattiva gestione, la mancanza di investimenti a lungo termine che potrebbero impedire situazioni come quella attuale, l’aumento delle bollette, sono frutto della logica del profitto economico. Tale logica ha prevalso in questi anni solo grazie ai Sindaci e ai comuni che hanno consentito alla parte privata qualunque nefandezza invece di tutelare l’interesse generale. Non esistono soluzioni al di fuori del ritorno ad una gestione completamente pubblica dell’acqua.

Gran parte di coloro che cercano di cavalcare oggi il malcontento strumentalizzando la giusta rabbia dei cittadini sono coloro i quali in passato hanno sostenuto Acqualatina convintamente (ad esempio Magliozzi e soci) o non hanno fatto mai nulla per la ripubblicizzazione dell’acqua, non partecipando ad alcuna iniziativa concreta in tal senso. Anche per questa ragione il Comitato non parteciperà ad iniziative promosse da questi pezzi di ceto politico locale screditati.

Le iniziative messe in campo da costoro o le varie richieste per contrastare la crisi idrica non possono risolvere il problema ma in gran parte solo causare nuovi danni. Dissalatori, navi cisterna, class action, esposti al Prefetto…, sono proposte a nostro avviso inconcludenti e controproducenti messe in campo dalla politica locale per non perdere consensi o guadagnarne di nuovi. Senza una sistemazione delle condotte che arrivano in alcuni punti all’80% di dispersione, qualunque ulteriore immissione di acqua nelle tubature sarebbe un ulteriore dispendio di risorse. Qualunque azione legale si ripercuoterebbe sulle tasche delle utenze, in quanto il pur giusto risarcimento andrebbe ad aggravare ulteriormente gli aumenti in bolletta, già peraltro previsti nei prossimi mesi.

Il Comitato Spontaneo di Lotta contro Acqualatina invece continua a ribadire, come ha fatto negli ultimi 5 anni con assemblee pubbliche, volantinaggi informativi, manifestazioni di protesta e comunicati stampa, che l’unico modo per toglierci Acqualatina di torno è attaccarla economicamente non pagando le bollette. 

Numerosi cittadini hanno aderito già da tempo a questa campagna. Ogni singolo cittadino può unirsi a loro senza delegare la risoluzione dei problemi alla stessa classe politica che ne è direttamente o indirettamente responsabile. Ogni cittadino che sceglie di intraprendere una giusta lotta affronta consapevolmente le eventuali conseguenze e il Comitato Spontaneo lo supporta.

Il mancato pagamento delle bollette dell’acqua potrebbe avere le seguenti ricadute per chi vi aderisce:

Distacco illeggittimo dei contatori. Nonostante la legge nazionale e la proposta di delibera popolare votata a maggioranza dal Consiglio Comunale lo scorso 17 Febbraio 2016, Acqualatina potrebbe continuare nella attività illecita di riduzione del flusso alle utenze morose. Se ciò dovesse avvenire il Comitato fornirà come in passato assistenza tecnica e legale per porre rimedio in tempi rapidissimi a tale abuso.

Missive minacciose e tentativi telefonici di recupero del credito da parte di agenzie private. C’è una sentenza che vieta ad Acqualatina di intraprendere simili azioni di recupero crediti senza passare prima per vie legali.

Chiamata in causa davanti al tribunale di competenza per mancato pagamento delle bollette, fatto raro e accaduto solo dopo periodi molto lunghi. In questo remotissimo caso il Comitato offre assistenza legale gratuita e, qualora si dovesse perdere la causa, di solito all’utente viene imposto il pagamento dello spettante con una rateizzazione ed una riduzione.

La crisi idrica che stiamo vivendo negli ultimi anni è solo uno degli effetti della privatizzazione della gestione del sistema idrico integrato avvenuta ormai 14 anni fa. Il Referendum del 2011 ha invece sancito che l’acqua è un bene di interesse pubblico che non può essere soggetto alle leggi di mercato. Pertanto il Comitato ritiene legittimo il mancato pagamento delle bollette da parte delle utenze, soprattutto in occasione di questi disservizi dovuti alla decennale mancanza di investimenti per sistemare l’intero sistema idrico della provincia ed in particolar modo del Sud Pontino.

Il Comitato sta predisponendo una serie di attività informative durante l’estate per delucidare i cittadini sull’utilità e sulle conseguenze del boicottaggio della bolletta. Durante tutto l’anno il Comitato ha uno sportello aperto ai cittadini in via Indipendenza 206 ogni giovedì dalle 17 alle 19. In caso di chiusura estiva verrà comunque indicato un recapito cui rivolgersi per supporto e informazioni ulteriori. 

Comitato Spontaneo di Lotta contro Acqualatina Gaeta.