Gaeta, test ‘Invalsi’: “Tutelare la dignità dei nostri figli”

Anche quest’anno i nostri figli sono chiamati a cimentarsi con i fatidici test “Invalsi”. 

Come genitori non possiamo ignorare le sempre più stringate risorse messe a disposizione della scuola pubblica italiana, da parte degli organi istituzionali. Condividiamo le prove di valutazione, purché si salvaguardi la dignità degli alunni ed il loro diritto a perseguire un più naturale percorso di crescita culturale- intellettiva, oggi, sistematicamente compromesso, in virtù  di inutili ed ingiustificate corse, per la conclusione dei programmi ministeriali. I test andrebbero somministrati con modalità e criteri opportunamente ponderati che tengano conto anche  degli oggettivi tempi di assorbimento delle informazioni ricevute. L’informazione  deve essere digerita: non ci si può confrontare su concetti appena trasmessi! Si richiedono tempi più dignitosi per l’elaborazione dei nuovi argomenti,   da parte degli alunni e più idonei processi di approfondimento/potenziamento, da parte dei docenti. Così come sono proposti, gli “invalsi”  rappresentano una forzatura per imitare a tutti i costi le scuole europee che sono impostate su tutt’altri metodi e risorse.  I nostri figli, oggi,  sono relegati a mere cavie umane usate, come strumento,   per misurare le performance di un sistema scolastico distorto. La Costituzione (artt 30 e 33) ci impone l’obbligo di istruzione dei nostri figli dandoci la libertà di affidarci ad istituti pubblici o provvedere “privatamente”. Come genitori, abbiamo l’obbligo di tutelare la dignità dei nostri figli e il loro diritto ad un percorso di crescita culturale più sano, lontano dalle dinamiche delle freneticita’ imposte dal sistema scolastico italiano. 
Come genitori chiediamo il pieno rispetto del dettato costituzionale in tema di dignità, tutela dell’individuo e la rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale che stanno impedendo, di fatto, il pieno sviluppo della persona umana (art. 3).

La scuola dall’obbligo dura 8 anni nel nostro Paese! I programmi andrebbero spalmati in maniera più sensata per evitare inutili corse, alle scuole elementari, da parte dei docenti e dei nostri figli!  Ciò, con particolare riferimento a quei concetti imposti dai programmi ministeriali,  alle scuole elementari, per affrontare i test “invalsi” e per poi essere abbandonati e ripresi alle medie. Proiettando l’attenzione sui  bambini non condividiamo ne’ l’attuale sistema scolastico ne’ quello che andrà a nascere  dalla proposta di Renzi. I genitori dovrebbero essere parte attiva ed ascoltata nella definizione dell’iter scolastico-educativo e coadiuvati da personale esperto.  Pretendiamo un istruzione  sostanziale per i nostri figli e una scuola che gli riconosca la DIGNITÀ’  di potersi confrontare, sempre più diffusamente, con altre culture e sistemi, a parità di condizioni, ovviamente. La crescita culturale,  nella scuola dell’obbligo,  non deve essere relegata ad una mera gara di velocità! 

In Italia, alcuni genitori hanno optato per l’istruzione “familiare”: a casa propria o con l’aiuto di persone scelte; in condivisione con altre famiglie; addirittura, costituendo associazioni di genitori. Ci sono famiglie che hanno deciso di abbandonare il nostro Paese, per dare un futuro migliore ai loro figli!

Siamo stufi di fare gli spettatori!  Ora basta, se a pagare devono essere i nostri figli e la loro dignità estirpata!