IPAB SS Annunziata, pubblicato l’avviso di disponibilità per la locazione di tre immobili

ibapL’Ipab SS. Annunziata ha pubblicato l’avviso di disponibilità per la locazione ad uso commerciale di tre unità immobiliari di proprietà dell’ente, tre locali rispettivamente siti in Via Annunziata 5, Via Annunziata 3, Via Docibile 7 a Gaeta.

La procedura per l’assegnazione è quella prevista dal Regolamento per  le locazioni approvato dal CDA dell’IPAB con delibera n. 35 dell’11/06/2012. L’avviso è stato pubblicato sul sito internet www.ipabsantissimannunziata.it e sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, le domande degli interessati dovranno pervenire entro il 31 Marzo alle ore 12:00.

“Per l’ennesima volta è scoppiato in questi giorni a Roma lo scandalo affittopoli, con immobili pubblici locati a prezzi di favore. Nel passato in questi tipi di scandali non sono mancate le IPAB. Ed anche l’IPAB SS. Annunziata, o meglio le 4 ex IPAB poi fuse nel nuovo Ente, – ha dichiarato il Presidente f.f. uscente Piero Bianchi –  hanno gestito nel passato il proprio patrimonio immobiliare con discrezionalità, a discapito del bene pubblico e della collettività. E’ solo grazie alla Direzione della nuova IPAB SS. Annunziata che da qualche tempo tutto il patrimonio immobiliare del nostro Ente è in chiaro, sul sito internet, e le locazioni avvengono esclusivamente attraverso avviso pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito dell’Ente. I prezzi indicati sono quelli del borsino OMI dell’Agenzia delle Entrate (ex Agenzia del Territorio). Oltre a praticare la dovuta trasparenza e cercare di evitare qualsiasi ipotesi privilegiata, l’attuale patrimonio della SS. Annunziata viene gestito con estrema oculatezza anche perché rappresenta l’unico introito del nostro Ente. Con i fitti, infatti, a partire dal 2014 abbiamo cercato di strutturare un bilancio in grado di affrancarsi definitivamente dai contributi e dalle prebende regionali che avevano non di rado alterato il bilancio dell’IPAB negli anni precedenti. L’autonomia – ha concluso Piero Bianchi – passa soprattutto dalla capacità di autogestirsi senza far ricorso alle discrezionali contribuzioni regionali, ma basandosi sul proprio patrimonio e sui servizi che vengono erogati”.