Mancati pagamenti: come affrontarli e le novità del Fondo contro le crisi di liquidità

Ogni imprenditore sa che quando si fa impresa si corrono dei rischi, perché nessuno può avere la certezza matematica del successo, e perché nessuno è in grado di prevedere il futuro.

Eppure qui non parliamo solo di idee e di potenziali sviluppi del mercato e dei desideri dei consumatori, perché in realtà l’incognita più importante la si trova anche altrove. E, nello specifico, la si trova nel rischio di incorrere in un mancato pagamento di un prodotto o servizio e, dunque, in un cliente cattivo pagatore. Una vera e propria piaga che potrebbe causare un danno non indifferente all’azienda. Vediamo dunque di scoprire come affrontarli e le novità del Fondo contro le crisi di liquidità.

Come affrontare i clienti cattivi pagatori

Se si vuole evitare di incorrere in possibili problematiche di questo tipo, prima di tutto è importante prevedere la stesura di un contratto. In questo modo ci si potrà tutelare, magari anche per via legale. Il consiglio è far riferimento ad un modello standard (come quello OSCON per chi produce siti o servizi web), visto che gli accordi verbali lasciano il tempo che trovano, e possono diventare fonti di rischio, specialmente con i clienti che non si conoscono.

Un secondo consiglio è il seguente: meglio pretendere anche un acconto, per ridurre al minimo il rischio di insolvenza. Potrebbe trattarsi ad esempio di un anticipo, insieme ad una prima rata incassata a metà lavoro, dipendentemente dal tipo di collaborazione.

Inoltre, si suggerisce di prevenire il rischio di insolvenza cercando di indentificare prima il cattivo pagatore: un’ottima strategia è, dunque, informarsi sui soggetti e sulle aziende con cui si fanno affari, sfruttando servizi come Icribis, che permettono di richiedere la visura camerale per persona fisica.

Infine, occorre parlare anche di un eventuale piano di rientro: in tal caso, ci si riferisce alla possibilità di prevedere un rientro graduale del debito per il cliente in difficoltà ma in buona fede, a rate.

Il fondo per il credito a tasso zero per le aziende

Nel 2017 il piano di stabilità ha creato un fondo pensato proprio per le aziende che versano in difficoltà, a causa dei mancati pagamenti.

Questo fondo speciale prevede la possibilità di ottenere finanziamenti a tasso zero, con un tetto massimo in termini di cifre pari a 500 mila euro. La durata del finanziamento, invece, può andare dai 3 ai 10 anni, a seconda delle casistiche. Fra le altre cose, questo agosto il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) ha chiarito alle imprese interessate le modalità del fondo e come fare richiesta per il finanziamento. È importante informarsi con completezza su questa opzione, dato che sono presenti dei limiti e dei criteri che devono essere rispettati.

La creazione di questo fondo testimonia come il problema dei mancati pagamenti sia particolarmente attuale in Italia. Di contro, pur non essendo possibile evitarli al 100%, esistono dei metodi per minimizzare i rischi relativi agli insoluti.