“Principe Amedeo” di Gaeta ha partecipato alla Giornata Nazionale della Memoria

Il giorno 21 marzo, presso il Monastero di San Magno, a Fondi, si è svolta la manifestazione della Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Hanno partecipato tre classi dell’Istituto Principe Amedeo che, insieme ad altre scuole del territorio, hanno voluto testimoniare la condivisione di valori etici universali, senza i quali non possiamo parlare di senso di appartenenza ad una comunità civile. L’atmosfera gioiosa in questo luogo di speranza e di bellezza ha interpretato il bisogno di noi tutti di credere in un futuro migliore. Durante la lettura di tutti i nomi delle vittime delle mafie ciascuno ha meditato sul loro coraggio, sulla loro eroica resistenza al “ mostro “ che non lascia scampo. Non a caso quest’anno è stata scelta Locri come piazza principale da cui Don Ciotti ha lanciato l’appello di lotta alle mafie. Alla Scuola, alla Famiglia e a tutte le Agenzie Educative è affidato il compito di ricostruire il senso ed il valore dell’esistenza umana. La mafia può allungare i suoi tentacoli proprio perché c’è un vuoto valoriale che si è colmato, nel tempo, attraverso un processo di reificazione. E’ davvero sconvolgente quello che è accaduto nel “ secolo breve “. Non meno rassicurante, però, è la situazione attuale: corruzione e criminalità organizzata sono diffuse in Italia, in Europa ed in molti Paesi Extraeuropei. Il messaggio chiave della Manifestazione odierna è quello di impegnarsi per costruire una società civile basata sul rispetto della dignità della persona, sulla solidarietà, senza la quale non è possibile sconfiggere le disuguaglianze sociali. Questo è l’unico modo per dare ai diseredati, a coloro che vivono ai margini una possibilità di scelta, quella della legalità e della giustizia. Ognuno deve fare la propria parte, uscire dall’indifferenza nei confronti di ciò che accade all’altro. La coscienza civica è un abito mentale che deve far parte integrante della nostra esistenza e che ci rende riconoscibili come esseri umani.