Il Gaeta del neo mister Pepe, batte l’Alatri e si porta a un punto dalla vetta

Di Gabriella Gelso.

Il Gaeta del neo-mister Pepe, vince ancora, questa volta ai danni dell’Alatri, che al Riciniello, dopo aver tenuto il passo degli avversari per 45’, ha ceduto alla superiorità dei biancorossi. La prima frazione di gara, non ha visto grandi emozioni, per via di un’ottima cerniera difensiva da parte degli ospiti, che ha impedito ai ragazzi di casa, di poter fare il loro gioco. Le uniche occasioni arrivano dalla distanza: al 24’, ci prova l’Alatri con Simone, che tenta la soluzione dalla distanza, ma la sfera termina alta. Anche la Polisportiva Gaeta, ci prova con Quintana, al 42’, con una rasoiata, ma il portiere mette in angolo.

Nella seconda parte di gara, il registro cambia ed il risultato si sblocca a favore della compagine sud pontina: al 23’, Cano crossa dalla destra, non ci arriva Bello, ma Iguaddou si, tenta la conclusione al volo e mette la sfera in rete. A questo punto la formazione della città del Golfo, cerca il raddoppio per chiudere la gara, l’occasione più importante, arriva al 38’, con Cano, che si esibisce in un’azione personale: attraverso una serie di dribbling, si trova a tu per tu con il numero uno ospite, tenta un diagonale, ma la palla dopo aver attraversato tutta la porta termina fuori.

Il raddoppio arriva in pieno recupero, sul traversone di Iguaddou, Bello cerca di ricevere, ma viene messo giù da Pirone. Per il direttore di gara è calcio di rigore, con tanto di espulsione per il difensore ospite. Dal dischetto va Cano, e sigla la rete che chiude l’incontro. Al fischio finale, grandi applausi dei tifosi per la formazione del golfo, che si porta così ad un punto dalla vetta. Grande è stata la gioia del tecnico che commenta: “Abbiamo affrontato una squadra, che se vediamo le statistiche, ha una buona difesa, loro sono venuti da noi per fare la partita della vita; nel secondo tempo abbiamo cambiato con i due esterni alti e una punta centrale, per allargarli, loro poi sono andati un po’ più in difficoltà, io sono del parere che alla lunga, nei 90’, le qualità devono emergere.”