Riceviamo dall’avvocato Pasquale Cardillo Cupo: “Letto il comunicato del Dott. Sandro Bartolomeo circa la differenza tra Assenza, Contumacia, Non Presenza per impegni per finalità istituzionali ed altro, unico dato certo che oggettivamente si rileva è che lo stesso purtroppo non sia stato presente all’udienza che lo vede imputato innanzi al Tribunale di Latina ; né del resto la sua assenza, data la sua carica istituzionale, poteva oggettivamente passare inosservata.
Io personalmente credo che gli impegni con la Giustizia vadano sempre rispettati, non esistendo nulla al di sopra di essa e ritengo che la presenza fisica sia doveroso atto di rispetto verso la Magistratura, questo il senso della mia presenza ieri in aula come parte offesa ; ma questa è la mia personale opinione, ben potendo altri dissentire o ritenere che nei Tribunali Italiani esistano udienze “bagattellari” : è una questione di valori.
Venendo al Consiglio Comunale “incriminato”, vi è profonda differenza tra quanto affermato da me e quanto viceversa affermato dal Dott. Bartolomeo, tanto che non è certamente un caso se per lui è stata ipotizzata la commissione di alcuni reati in mio danno e sui quali il Magistrato Giudicante presto si pronuncerà.
Ritengo, altresì, opportuno e giusto che il Dott. Bartolomeo valuti anch’egli di rivolgersi ai Giudici se si ritiene leso in qualche diritto, nella speranza che in tal modo avremo qualche occasione in più per incontrarci, impegni permettendo ; potrebbe essere l’occasione per ammettere quello che ci si rifiuta di ammettere da quasi tre anni, ovvero di aver esagerato – così da chiudere definitivamente questa vicenda, come da me già dichiarato nei giorni scorsi alla stampa su espressa domanda.
Se, viceversa, qualcuno pensa di indurmi a rinunciare a delle doverose scuse per le ingiurie e la diffamazione subita ipotizzando fantomatiche richieste di risarcimento danni è completamente fuori strada.”