AGROALIMENTARE E DISTRIBUZIONE COOPERATIVA: LA FILIERA LAZIALE A DIALOGO PER GUARDARE AL FUTURO

Di Tony Manzi.

La cooperazione laziale rappresenta solo il 5% delle cooperative associate a livello nazionale. Tuttavia con i suoi 450 milioni di euro, che rappresentano il 40% della PLV regionale, ha un valore economico molto importante, non fosse altro per le numerose eccellenze che riesce ad esprimere nel nostro territorio e a livello nazionale. Stiamo assistendo ad una crescita anche “innovativa” delle associate, ma per massimizzare questo processo bisogna ottimizzare le potenzialità della filiera cooperativa. Condividiamo gli stessi valori, per questo dobbiamo non stancarci di cercare insieme punti d’incontro per la realizzazione di progetti comuni dove tutti trovino il giusto riconoscimento del proprio lavoro.”

Con queste parole Pino La Rocca, Responsabile del settore Agroalimentare di Legacoop Lazio, ha introdotto i lavori del workshop “Filiera cooperativa dei “freschi” – L’Ortofrutta: dal settore Agroalimentare alla Distribuzione Cooperativa nel Lazio”, svoltosi venerdì 15 settembre presso il ristornate Il Focarile di Aprilia.

Coop, CONAD, produttori agricoli, rappresentanti istituzionali e referenti Legacoop, tutti insieme per analizzare gli scenari, presenti e futuri, di uno dei settori più importanti dell’economia italiana.

In un contesto globale che vede ridisegnarsi le esigenze dei consumatori, sempre più attenti alla qualità dei prodotti ma anche alle nuove modalità di acquisto, la filiera cooperativa ha dalla sua la possibilità di progettare strategie comuni in grado di rispondere alle sempre più diversificate richieste del mercato e, allo stesso tempo, soddisfare le esigenze di produttori e distributori attraverso politiche che mirino alla produzione di valore e alla riduzione dei costi degli intermediari.

Perché ciò sia possibile è necessario che tutti gli attori coinvolti investano su politiche votate all’innovazione, sia per quanto riguarda la produzione che per quanto riguarda il confezionamento e la distribuzione dei prodotti.

Dall’abbattimento dei costi di imballaggio dei prodotti biologici, che si attestano normalmente su fasce di prezzo più alte rispetto alla media, al confezionamento singolo o multiprodotto di alcune categorie merceologiche, dalle nuove produzioni “free from”, i prodotti “senza” dedicati ai consumatori con intolleranze o che seguono regimi alimentari particolari, ai cibi con filiera produttiva rintracciabile e con certificazioni legate alla sostenibilità ambientale: è il consumatore a “dettare le regole del gioco”, alle quali produttori e distributori dell’ortofrutta laziale devono adeguarsi anticipando i tempi e guardando alle buone pratiche già messe in campo in altre filiere affini.

Non a caso, le medesime indicazioni sono pervenute da tutti i rappresentanti della distribuzione cooperativa presenti all’incontro: Claudio Mazzini, Responsabile Ortofrutta e Freschissimi Coop Italia, Gianmarco Guernelli, Responsabile Ortofrutta CONAD, e Claudio Alibrandi, Presidente CONAD e Pac 2000.

A ricordare uno dei principali esempi di successo della filiera agroalimentare cooperativa è Giuseppe Piscopo, Direttore Legacoop Agroalimentare Nazionale.

La filiera cooperativa agroalimentare vanta esperienze di successo nel settore vinicolo, da cui possiamo trarre spunti importanti. “Vino assieme” è un progetto realizzato da Coop ed alcune realtà cooperative nazionali: grazie all’ottimizzazione dei costi dell’intera filiera il rapporto qualità/prezzo per il consumatore diventa eccellente, determinando il successo dell’iniziativa. Mettendosi a tavola a carte scoperte, è stato possibile abbattere i costi col massimo profitto per tutti.

Mutuare le sinergie messe in campo da settori affini, sebbene caratterizzati da specificità non trascurabili, può rappresentare un ulteriore punto di svolta per una filiera cooperativa laziale che, oggi, stenta ancora a decollare.

Presenti all’incontro anche Placido Putzolu, Presidente Legacoop Lazio, Mauro Lusetti, Presidente Legacoop Nazionale, e il Sindaco di Aprilia, Antonio Terra, che hanno portato il loro contributo delineando strategie di supporto al lavoro dell’intero comparto.

Come ha ribadito il Presidente di Legacoop Nazionale, a conclusione dei lavori “Dopo questo incontro possiamo con certezza affermare che Legacoop Lazio è presente nella vita delle proprie associate, supportando l’economia regionale cooperativa e accompagnandola verso il futuro. La mia presenza qui testimonia l’incoraggiamento a proseguire su questa strada, a fare le cose che sappiamo fare bene: valorizzare il lavoro delle nostre aderenti, incoraggiando sinergie e progetti di filiera. Il momento di cambiamento è globale e coinvolge tutti noi, in maniera costante sebbene apparentemente lenta. Convegni come quello di oggi servono per prenderci una pausa di riflessione dal lavoro quotidiano, per comprendere e ragionare sul futuro e sulle modalità del nostro agire “innovativo”. Per quanto gli interessi di produzione e distribuzione possano sembrare opposti, abbiamo sentito oggi che ci sono tanti punti in comune. L’efficienza della filiera è l’unica via per soddisfare tutti gli attori coinvolti, abbiamo il dovere di lavorare su questo.

Dato il successo dell’iniziativa e l’importanza degli argomenti emersi, gli incontri tra produttori del settore agroalimentare e della distribuzione cooperativa laziale diventeranno punto fermo della programmazione seminariale di Legacoop Lazio.