FORMIA – Sanità, Maria Antonietta De Meo: “Basta illazioni, il Pd è compatto”

20140311-115531.jpgE’ esasperante questo continuo ventilare ‘correnti divergenti’ nel Partito Democratico di Formia, immaginando attriti che non esistono in merito al riassetto della Sanità del Sud Pontino. La linea del PD è comune, le decisioni condivise ed il partito assolutamente coeso, come dimostrato in Consiglio Comunale dove ogni singola proposta contenuta nell’ordine del giorno è stata votata compattamente e in modo convinto. D’altra parte, l’eventuale acquisizione dell’ex Pastificio Paone è solo un’ipotesi, come è bene espresso nel documento inviato alla Regione. E’ chiaramente scritto che dovrà essere un “Tavolo Tecnico” appositamente istituito a valutare questa opportunità e che abbiamo il dovere di valutare la situazione, soprattutto considerando il processo di cartolarizzazione che pende sull’ospedale. Cerchiamo soluzioni concrete e non ci limitiamo alle chiacchiere come fatto da chi ci ha preceduto“.

La Presidente della Commissione Sanità Maria Antonietta De Meo replica così agli articoli di stampa secondo i quali il maxidebito da 12 miliardi di euro avrebbe già convinto la Pisana a stendere una pietra tombale su entrambi i progetti di riassetto della mappa sanitaria locale: il nuovo Ospedale del Golfo o il potenziamento del Dono Svizzero, con o senza l’eventuale acquisizione e riconversione dell’ex Pastificio Paone. “Non mi risulta – sostiene la consigliera del Partito Democratico – che la Regione abbia ancora dato alcuna risposta ufficiale all’Ordine del Giorno votato dal Consiglio Comunale (con la sola eccezione dei Consiglieri UDC) per il riassetto della Sanità nel Sud Pontino. Delle due una: o chi pubblica tali informazioni ha fonti e contatti in alto loco ed allora dovrebbe usufruire delle sue conoscenze per aiutare la Sanità di questo territorio ad ottenere quanto necessario; oppure è dotato di chiaroveggenza. O peggio, ciò che dice ha il valore dello scambio di chiacchiere delle lavandaie al fiume. Scegliete voi. Di sicuro – conclude -, io non giocherei al ‘Tanto peggio tanto meglio’. Non è nell’interesse di nessuno, neanche di chi lo fa, e ricorda tanto la storia del Tizio che per fare dispetto alla moglie…

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