Transazione Rifiuti Raimondi : il mistero dell’isola ecologica e l’assurdità dell’ art. 4

20140315-113315.jpgUn inconcepibile sperpero di denaro pubblico ed un’assoluta incompetenza dietro il mistero dell’isola ecologica e l’assurdità dell’art. 4 della Transazione Rifiuti Raimondi” . Lo afferma il Sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano che, carte alla mano, non riesce a trovare una plausibile ratio nelle scelte e nelle decisioni, messe nero su bianco, all’interno dell’accordo siglato il 26 ottobre 2010 dall’Amministrazione Raimondi con la Ditta affidataria del servizio comunale di igiene urbana fino a maggio 2013.

Originata dal mancato pagamento da parte del Comune dei canoni dovuti alla Ditta per il periodo 31 maggio 2008 – 31 agosto 2010, per un totale di 3.367.585 euro, cui però corrispondevano le penalità che, a sua volta, la Ditta affidataria doveva al Comune per inadempienze contrattuali insieme ad alcune somme non dovute che la stessa Ditta doveva restituire poiché le erano state erroneamente rimborsate (mezzi non sostituiti, attrezzature non fornite ecc.), “la transazione in questione – afferma il Primo Cittadino – presenta aspetti che vanno nella direzione opposta rispetto al Principio della buona amministrazione che, come affermano i giuristi, è il vero cardine della vita amministrativa e quindi condizione dello svolgimento ordinato della vita sociale. Esso stabilisce che l’attività della pubblica amministrazione, volta alla realizzazione dell’interesse pubblico, si conformi ai criteri dell’efficacia ed efficienza. Né efficacia né efficienza, ma solo superficialità ed incompetenza. Questo emerge dalle carte. Questa è la verità. E senza verità non c’è libertà e non c’è giustizia.

Prima di tutto però un mistero. Al momento della chiusura nel 2009 dell’isola ecologica di Lungomare Caboto per inagibilità, da parte della Polizia Provinciale, l’Amministrazione Raimondi non svolge i necessari lavori per consentire la riapertura in tempi brevi della stessa Isola. Perchè? Eppure era fattibilissimo e meno costoso, come ha dimostrato la nostra Amministrazione che in soli due mesi, nel luglio del 2012, affrontando una spesa di circa 140.000 euro ha riaperto l’Isola Ecologica.

La Giunta Raimondi , invece, decide stoltamente e in modo antieconomico, di chiedere alla Ditta il servizio suppletivo di trasporto dei rifiuti in discarica reso con mezzi extra capitolato, ovvero non previsti dal contratto, sostenendo inizialmente la spesa prima di 589.697 euro (somma che andava a coprire il servizio extra fino al mese di ottobre 2010, data della transazione), e dopo di 735.000 euro (ovvero 35.000 euro mensili dal 1° novembre 2010 fino alla scadenza del contratto e successive proroghe). Insomma Raimondi e la sua squadra, in barba ai più elementari principi di sana amministrazione, preferiscono spendere i soldi dei cittadini, svuotando le casse comunali. Scelta irragionevole ed incomprensibile. Un vero mistero.

20140315-112859.jpgMa non finisce qui. L’art. 4 della stessa transazione va oltre ogni ragionevolezza: riconosce, come abbiamo già detto, per il servizio suppletivo a partire dal 1 novembre 2010 fino alla scadenza del contratto e sue successive proroghe, la somma di 35.000 euro mensili alla Ditta affidataria. Un’assurdità poiché essa per contratto avrebbe dovuto reperire un’area idonea per effettuare il trasbordo dei rifiuti, utilizzando i bilici compattatori previsti in gara ma anche in questo la Ditta è risultata inadempiente. E l’assurdo diventa follia pura, quando nello stesso articolo 4 si specifica che tale pagamento sarebbe avvenuto anche se nel frattempo fosse stata riaperta l’isola ecologica. Un vero e proprio nonsenso. Perché buttare così i soldi dei cittadini, perché decidere di gravare sulle loro tasche ? Più di 1.300.000 euro di soldi pubblici che si potevano risparmiare! Scelte che hanno condizionato in modo ampiamente negativo il piano economico finanziario comunale 2013, che hanno obbligato la nostra Amministrazione a recuperare risorse per coprire i buchi disastrosi provocati dall’avventata gestione raimondina.”

Ma al peggio non c’è mai fondo: ecco che arriva la multa da 1.537.600 euro elevata dalla Polizia Provinciale per inadempienza ambientale nei confronti dell’Amministrazione Raimondi. “Multa – spiega l’Assessore all’Ambiente Alessandro Vonacausata dal colpevole mancato controllo sul servizio suppletivo di igiene urbana, poiché il “trasporto dei rifiuti solidi urbani raccolti nel Comune di Gaeta dalla ditta incaricata il quale veniva effettuato con mezzi accompagnati da una bolla di accompagnamento redatta su carta intestata del Comune di Gaeta. Gli stessi rifiuti venivano poi conferiti all’impianto di smaltimento non con lo stesso mezzo che aveva effettuato la raccolta, praticando così una forma di trasferenza dei rifiuti stessi, la quale per legge necessita di un formulario di identificazione. Tengo a ribadire che questa multa poteva e doveva essere evitata, bastava che gli amministratori raimondini svolgessero l’adeguato e necessario controllo sul servizio, che in una parola pensassero davvero al sano governo della città. E seppure tali amministratori avessero previsto in bilancio la somma necessaria al pagamento della suddetta multa, ciò non sminuisce affatto l’entità del danno arrecato alle tasche dei cittadini: resta comunque la realtà inequivocabile che si tratta di un assurdo esborso di denaro pubblico causato dalla loro totale incapacità ad amministrare la città”.

20140315-113431.jpgSolo danni milionari, dunque, dall’incompetenza, dalla superficialità e da uno spregiudicato reiterare di errori nel governo della città: danni che oggi non possono non pesare sulle tasche di cittadini – conclude il Sindaco MitranoMa che la nostra Amministrazione ha cercato, per quanto possibile, di limitare, quando ha detto NO al pagamento del servizio suppletivo, richiesto dalla Ditta per i dieci mesi successivi alla riapertura dell’Isola Ecologica (da agosto 2012 a maggio 2013), per complessivi 366.000 euro. Quando ha riaperto l’isola ecologica in breve tempo. Quando ha intrapreso la strada della riduzione della pressione fiscale locale, mettendo a punto un piano specifico denominato “Obiettivo Welfare ed Economia”: un pacchetto di azioni concrete, relative a diversi ambiti sociali ed economici, finalizzate ad una sostanziale riduzione del fisco locale, in particolare a favore delle famiglie disagiate, e a sostenere la ripresa economica del territorio con sgravi ed incentivi alle imprese, azioni di sostegno all’occupazione. A breve daremo il via alle diverse iniziative del piano, cercando di stimolare il tessuto produttivo – imprenditoriale cittadino e dare un pò di sollievo alle famiglie soffocate dalla grave crisi” .

Comunicato Stampa