Inquinamento indoor e outdoor, un milione e 300 mila morti l’anno nel mondo

inquinamentoSono 800mila le persone che ogni anno nel mondo muoiono a causa dell’inquinamento, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità. E se si considera anche l’inquinamento all’interno delle abitazioni si arriva velocemente a 1 milione e 300 mila morti per malattie respiratori, cardiovascolari e tumori.
Un numero alto, cresciuto del 16% in nove anni, come denunciano gli esperti riuniti a Milano per il convegno “RespiraMi”.
Tutto colpa, sembrerebbe, del black carbon e della composizione delle polveri sottili, che -ipotizzano gli esperti- pare sia cambiata nel corso degli anni. “Gli studi epidemiologici sembrano indicare che il Pm10 con cui abbiamo a che fare oggi sia più nocivo di quello di 15-20 anni fa”. Al momento si tratta di un’ipotesi, che potrebbe però trovare una sua giustificazione nella sempre maggiore diffusione dei veicoli alimentati a diesel.
Quanto al black carbon si tratta di un inquinante ritenuto responsabile di gran parte degli effetti nocivi attribuiti complessivamente alle polveri, capace di attrarre e aggregare una grande varietà di molecole tossiche e di veicolarle nell’organismo.
Ma il pericolo è nascosto anche dentro casa, soprattutto se di nuova costruzione: infatti, c’è poco scampo tra pitture, stucchi, colle e altri materiali edili, che emetteno numerose sostanze tossiche, e metodi costruttivi che favoriscono il risparmio energetico ma limitano il ricambio dell’aria. La soluzione, però, è nei sistemi di ventilazione meccanica e

n poche e semplici regole da seguire per un ambiente indoor più sano, a cominciare dal divieto di fumo in casa, all’uso di apparecchiature con ridotte emissioni. Poi: seguire le indicazioni sulle etichette dei prodotti per la pulizia della casa e non mischiarli; tenere gli animali domestici fuori dalle camere da letto; controllare l’umidità che non dovrebbe superare il 40-50%, ed evitare la comparsa di macchie di muffa; arredare con piante da appartamento che aiutano a ripulire l’aria dagli inquinanti, quali dracena, aloe, clorofito, crisantemo, gerbera, giglio, peperomia, sansevieria e ficus; assicurarsi che gli impianti del gas e tutti i dispositivi che bruciano gas o altri combustibili siano ben installati, e curarne la manutenzione; aerare i locali almeno due volte al giorno e aprire sempre la finestra dopo aver cucinato o mentre si cucina.