Alessandro Izzi vince il XXXIX premio “Casentino”

20140609-095236-35556015.jpgUn altro grande traguardo è stato raggiunto dal critico cinematografico pontino Alessandro Izzi, curatore de “La finestra sulla scena”, le critiche degli spettacoli delle stagioni teatrali del Teatro Bertolt Brecht, della rassegna estiva di docufilm dei Teatri Riuniti del Golfo e dell’Ipab SS. AnnunziataCerte sere qui”, della stagione “Parole sotto lo schermo” nonché autore del testo sulla Shoa “La valigia dei destini incrociati” messo in scena con la regia di Maurizio Stammati dal collettivo formiano lo scorso gennaio.
Ieri, infatti, a Poppi in Provincia di Arezzo Izzi ha ritirato il Premio letterario internazionale “Casentino” dopo aver vinto solo pochi mesi fa il riconoscimento della sezione drammaturgia del concorso “Cinema, teatro e Shoa” bandito dall’Università di Tor Vergata
La giuria presieduta da Giancarlo Quiriconi e composta da Neuro Bonifazi, Andrea Pellegrini, Claudio Santori ha decretato l’assegnazione del Premio Speciale della Giuria per la narrativa inedita a “Il respiro delle onde” di Alessandro Izzi per “aver dato vita alla delicata storia di un’amicizia che deve confrontarsi con un dramma umano. L’amore per i libri e per la musica, la malattia e la morte, la disperazione, la speranza e l’accettazione, sono i temi di un racconto che coinvolge il lettore e lo appassiona fin dalle prime pagine“.
Il Premio Casentino giunto alla XXXIX Edizione è stato fondato negli anni ’40 da Carlo Emilio Gadda, Nicola Lisi, Carlo Coccioli. Dopo l’interruzione del periodo bellico, il Premio, negli anni ’70, viene riproposto all’attenzione del mondo culturale italiano per volontà del Presidente del Centro Michelangelo, Silvio Miano, e attualmente dal Centro Culturale Fonte Aretusa. Il Premio – tra i più antichi e significativi organizzati su scala nazionale – affida la presidenza delle sezioni poesia, narrativa ed economia rispettivamente a Silvio Ramat, Giancarlo Quiriconi e Giorgio Calcagnini e ad una competente, integerrima giuria che alla fine del suo lavoro di selezione, individua coloro la cui voce è parsa di più vasto significato e risonanza.