Scommesse: Regno Unito in cima alla classifica, Italia al secondo posto

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L’UNLV Center for Gaming Research del Nevada ha rilasciato i dati relativi al mercato europeo delle scommesse. Secondo tale ricerca, la cima della classifica spetta al Regno Unito, con oltre 31 miliardi di dollari investiti nel circuito online e 12 miliardi negli esercizi fisici. Al secondo posto si piazza l’Italia, con oltre 10 miliardi di euro spesi per le scommesse, seguita dalla Francia e dalla Germania.

Il Regno Unito possiede una rete ben consolidata, con oltre 9.000 punti gioco dislocati sul territorio ed un comparto digitale che conta il 56% delle scommesse totali. Il gioco d’azzardo costituisce, al giorno d’oggi, un’attività parecchio popolare tra gli utenti britannici: secondo i dati, infatti, l’11% dei cittadini ha effettuato almeno una scommessa o una puntata presso casinò e sale da gioco.

Di questi, quasi il 7% utilizza i canali online, vale a dire siti web e casinò digitali.

L’UNVL ha, inoltre, calcolato il numero di giocatori presenti nei Paesi Europei, ovvero la quota di utenti che, nel corso dell’ultimo anno, ha effettuato almeno una scommessa sportiva: oltre 9,5 milioni nel Regno Unito (6,12 m nel circuito fisico e 3,35 m nel circuito online) e di 4,2 milioni in Italia (di cui 2,5 m nell’online).

Anche in Italia le scommesse sportive online godono di una forte popolarità, collocandosi tra le attività più remunerative ed in crescita.

Lo sanno bene le aziende che operano nel settore, che negli anni hanno ampliato sempre più l’offerta di giochi e servizi, rispondendo ad una richiesta molto elevata da parte degli utenti. Il fenomeno delle scommesse sportive, del resto, non è affatto recente, ma ha saputo adattarsi alle nuove esigenze della modernità, investendo, ad esempio, sulla creazione di numerosi servizi digitali.

Nonostante, nel Regno Unito, il giro d’affari legato alle scommesse sportive abbia raggiunto enormi proporzioni, la tassazione britannica resta, comunque, a livelli medi, con una quota del 15%; in Italia, invece, la percentuale arriva al 22%, ma è la Grecia, in assoluto, il Paese con le tasse più consistenti (35%), mentre la tassazione più bassa al mondo si registra in West Virginia (2%) e Nevada (6,75%).