Gaeta, la Pasticceria Stenta compie 50 anni (#foto)

Babà, sfogliatella e pastiera, ma soprattutto Bomba, Deliziosa e Palleciotta… dove siamo? Ovviamente da Stenta, storica pasticceria a Gaeta, che domani (31 ottobre) compie 50 anni di attività.

La pasticceria è stata fondata nel 1969 da Damiano Stenta che mise a frutto la sua conoscenza dell’arte pasticcera, appresa nei suoi anni di garzone -dal 1959 al 1964 da Lustro, poi da Di Ciaccio- per dare vita, insieme alla moglie Rosa, a quella che è diventata la tradizione di arte dolciaria in città. Una storia che oggi continua con i figli Laura e Mauro che portano avanti la filosofia di casa Stenta: qualità, innovazione e sapienza artigianale.

Dal laboratorio e punto vendita diretta in Corso Italia 98 e, solo vendita, in Via Mazzini 7,  gestito dal fratello Gino, l’attività si è poi spostata nel 1994 in corso Italia 55 (e più recentemente, da Via Mazzini a Piazza della Libertà 15).

Bontà e bellezza sono le vere protagoniste in questa storia di successo. Stenta spegne oggi 50 candeline, ma per quanto il tempo passi, i principi non cambiano: da sempre, qui si usano solo ingredienti di prima qualità e ci si richiama alla migliore tradizione artigianale dando vita ad un banco pieno di dolci creazioni e puntando, da qualche anno a questa parte, anche sulla lavorazione del cioccolato, sia oggettistica che pralineria, con il mastro cioccolatiere Mauro Stenta, formatosi con i campioni del mondo di cioccolateria monumentale, e dando vita ad una linea di cioccolateria firmata Stenta.

Ma a Gaeta Stenta è sinonimo di Palleciotta, un nome buffo che indica il cavallo di battaglia della pasticceria: un gustoso bignè farcito con delicata crema al gianduia, arricchito di croccanti nocciole tostate e golosamente ricoperto, declinato in altre varianti come limone, pistacchio e cioccolato. “La Palleciotta -racconta Damiano Stenta-, è nata grazie a una satira dello scrittore gaetano Tonino Cesarale, che nel suo libro “Trombe e tamburi” del 1984, parlando dei personaggi di Gaeta e portandoli al tempo dei Borboni, descriveva i “bambini che correvano tutti da Stenta a comprare la palleciotta”. Da lì l’idea di realizzare un dolce unico che ci contraddistingue, premiato, poi, in vari concorsi di pasticceria“. 

Io sono in pensione da 16 anni -racconta Damiano- e, anche se non ho perso l’abitudine di alzarmi la mattina alle 5, so che posso stare tranquillo perché l’attività di famiglia è nelle mani capaci dei miei figli che con gioia mettono le paste in vetrina la mattina e soddisfano giorno per giorno i palati che cercano dolcezza“.

Tanta stima e rispetto per i genitori emerge dalle parole di Laura e Mauro, coinvolti nell’attività di famiglia, in negozio e in laboratorio: “Sono stati, e sono tuttora, una guida e un punto di riferimento sia nella vita che nel lavoro. La speranza è quella di riuscire a portare avanti nel miglior modo possibile quello che loro hanno iniziato“.