Il prof. Trickster e i 40 anni del #Teatro “Bertolt Brecht”

Un professore con la passione per il Teatro. Pompeo Perrone, nato nel 1964 e dal 1980 attivissimo nel “Teatro Bertolt Brecht” di Formia, ha da tempo mescolato le due attività principali della sua vita, coniugando spesso ambito teatrale e scrittura con lezioni-spettacolo e laboratori sia in Italia che all’estero.
Cantastorie e giullare, trampoliere e artista di strada, clown e animatore di maschere e pupazzi, Perrone è autore di libri per ragazzi e testi teatrali che hanno, come protagonista, il “professor Trickster”, una sorta di “simbolo” del teatro stesso. Anzi -per dirla con Maurizio Stammati- il “fantasma del teatro Bertolt Brecht”, il “fantasma simpatico, allegro, un po’ mattacchione” e sempre al centro di coinvolgenti, incredibili e divertenti avventure.

Così, dopo “Il teatro comico del professor Trickster” e dopo “Le buffe storie del professor Trickster” (2004) e “Il professor Trickster e il mistero delle stelle” (2009), ecco “Trickster Circus. Pericolo in pista!” uscito nel 2014 per i tipi delle Edizioni deComporre di Gaeta.

Un libro dedicato ai ragazzi e inserito nella collana Skenè (di cui è il secondo volume), curata dal critico teatrale e cinematografico , nonchè drammaturgo e narratore Alessandro Izzi, e nata dalla felice collaborazione tra il Teatro Bertolt Brecht di Formia (che ha celebrato quest’anno il quarantennale dalla costituzione) e la giovane casa editrice di Gaeta.

Un romanzo scritto e pensato per il pubblico dei più giovani – spiega Izzi nella Prefazione- ma che non mancherà di coinvolgere e divertire anche i più grandi”.

Presentato di recente nell’ambito della rassegna “Il Cancello delle Favole”, il libro presenta nuove avventure del “buffo eroe”, inventore di “pazze e ingegnose cose nuove” nel suo disordinato e caotico laboratorio. 

L’ambientazione delle nuove avventure è quella di un Circo “a conduzione familiare, dove ognuno fa mille cose e dove ci sono gli animali selvaggi, i trapezisti, una donna cannone, un incantatore di serpenti e tutto quello che ti aspetti di incontrare sotto un tendone… ma anche di più… in “allegra confusione”.

Lo spiega bene lo stesso protagonista: “dall’esterno – dice- il Circo (una delle antiche e nobili forme di Teatro) si direbbe il regno della libertà e della follia e invece è il frutto di un lavoro metodico e preciso”, quasi a sottolineare che anche nella magia occorre “lavoro, studio, attenzione e cura”.

Una lezione di vita, insomma, oltre che di teatro, a confermare la passione educativa di Pompeo Perrone, la sua naturale vocazione all’insegnamento, alla testimonianza della volontà di “non smettere mai di crescere e di imparare cose nuove”.

Un professore che vuole imparare insegnando, allora, un artista di teatro che -come tutta la famiglia del Bertolt Brecht di Maurizio Stammati- non smetterà mai di “fare sempre meglio”, mettendosi anche in discussione pur di mantenere saldo il rapporto con il pubblico e con il pubblico dei ragazzi in particolare visto che i ragazzi sono il motivo principale per cui -dopo 40 anni- si va ancora avanti!

Che questo professor Trickster sia proprio il nostro Pompeo Perrone non lo possiamo affermare con certezza, ma possiamo invece dire senza temere una smentita che è “molto più di un semplice personaggio, molto più di un’idea”: è la maschera degli esordi del Bertolt Brecht, il protagonista di piccoli sketch prima e di libri poi, la figura di carta che può prendere vita tutte le volte che c’è qualcuno che legge e che ascolta.

Teatro e letteratura per straordinarie avventure. Quelle che da 40 anni animano un laboratorio umano e artistico unico nel quale crescere e divertirsi, istruirsi e stupirsi sono verbi da incarnare per … vivere da protagonisti!